
Campi Flegrei, Ingv: nessuna prova di risalita del magma
«Al momento non c’è nessuna evidenza di magma che stia risalendo». Lo ha detto Carlo Doglioni, presidente dell’Ingv, l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, nel corso dell’audizione dinanzi alla commissione Ambiente della Camera sulla situazione del bradisismo e del rischio sismico nell’area dei Campi Flegrei. «Sappiamo che in profondità c’è magma, come in tutti i vulcani», ha ricordato Doglioni, spiegando che l’Ingv lavora 24 ore su 24 per monitorare la situazione e sottolineando l’importanza del decreto approvato alla fine del 2023, dedicato alla crisi bradisismica in corso nei Campi Flegrei. Un decreto che ha l’obiettivo di affrontare in chiave preventiva l’intensificazione del bradisismo nella zona. Gli sciami sismici che hanno colpito l’area hanno creato una grave preoccupazione nella popolazione. Nella zona ci sono rischi sismici, geochimici e vulcanici.
In Italia dieci vulcani, tre nell’area campana
Doglioni ha ricordato che in Italia ci sono almeno dieci vulcani attivi, di cui tre nell’area campana: Ischia, Flegrei e Vesuvio. Dal 1538 non ci sono eruzioni, la più importante è stata registrata 39mila anni fa. «Non investiamo abbastanza per avere capacità predittive più avanzate»,ha ricordato il presidente di Ingv. «Facciamo misure di ogni tipo», ha spiegato il presidente di Ingv, riferendosi a quelle di tipo geochimico, che riguardano soprattutto la solfatara, dove le emissioni di anidride carbonica sono pari a 4mila tonnellate al giorno, o quelle del campo gravitazionale.
Campo Flegrei vulcano più monitorato
«C’è anche poca memoria perché parliamo di un evento di 40 anni fa, la gente dimentica quanto è successo nel 1982-84», ha detto Doglioni ricordando la crisi bradisismica che ha preceduto quella attuale. «I Campi Flegrei sono il vulcano più monitorato al momento, anche se abbiamo tanto ancora da fare per capire e per avere capacità predittive più avanzate». Per questo «bisognerebbe investire di più». Per quanto riguarda il monitoraggio del vulcano, «come Ingv stiamo facendo il massimo e tutto l’Ingv nazionale sta contribuendo all’analisi dei dati».
Dal 1538 non ci sono eruzioni
Ai Campi Flegrei, dove dal 1538 non ci sono eruzioni, si registrano terremoti superficiali e di bassa energia, ma per il presidente dell’Ingv «certamente il problema deve essere affrontato in temini di vulnerabilità».
Nell’ultimo periodo il suolo si solleva fino a 4 cm al mese
Doglioni ha osservato inoltre che a causa del bradisismo il suolo si solleva in media di 20-30 millimetri al mese, con un picco di 4 centimetri nei mesi scorsi; nella crisi del 1982-1984 il suolo si era sollevato anche fino a 9 centimetri al mese. Un altro elemento noto, ha detto il presidente di Ingv, è la «correlazione fra la sismicità e il sollevamento del suolo», «sappiamo che c’è una camera magmatica a 7-8 chilometri di profondità», così come «abbiamo indicazioni che ci sono intrusioni di magma più superficiali, ma confinate alla profondità di 4-5 chilometri» e che «il sollevamento del suolo è legato sia alle intrusioni magmatiche sia all’effetto idrotermale di fluidi».
Fonte: Il Sole 24 Ore