
Canali stima ricavi stabili per il 2025. E a Hong Kong apre la prima Locanda
Sono i 91 anni di storia una delle “armi segrete” di Canali che, in questo momento storico dove si è costretti a confrontarsi con veri conflitti, guerre commerciali e una crisi di fiducia generalizzata, punta su una formula che, dal 1934 a oggi, ha resistito a eventi e trasformazioni pressoché di ogni tipo.
L’azienda di Triuggio, in Brianza, è stata fondata da Giacomo e Giovanni Canali e tutt’ora è controllata dalla stessa famiglia. A raccontare come è iniziato il 2025 è Stefano Canali, presidente e amministratore delegato: «Di quello che sta succedendo nel mondo tendiamo a percepire tutta la negatività – dice -, ma in alcuni casi l’andamento non è così negativo. Se alcune aziende, complici le esternazioni di Trump sui dazi, stanno registrando un rallentamento delle vendite negli Usa, per noi, per esempio, il mercato statunitense sta registrando una crescita a doppia cifra sul 2024. Certo, l’ abbiamo ancora una presenza limitata e concentrata nei negozi indipendenti che sembrano aver reagito meglio di altri, però siamo contenti: il nostro marchio è percepito come storico, affidabile in termini di qualità, con uno stile coerente e un prezzo corretto e credibile».
Il rapporto qualità prezzo, secondo Stefano Canali, non è importante solo per il consumatore cosiddetto “aspirazionale”, che dal lusso è stato tagliato fuori, ma anche per «i very important client, che hanno elevate disponibilità, ma hanno cambiato atteggiamento: per loro non è più opportuno spendere cifre che ritengono insensate»,Forte di questo buon equilibrio tra qualità e prezzo dei prodotti, Canali punta a chiudere il 2025 «in linea con il 2024, che abbiamo chiuso a 211 milioni di euro di ricavi, in leggera crescita rispetto ai 207 milioni del 2023. La nostra è una previsione prudente».
Il 90% dei ricavi di Canali viene realizzato all’estero; di questi, il 50% circa è assorbito da Usa e Canada, il 30% da Europa e Medio Oriente e il 20% dall’Asia. Il 2025 sarà un anno importante per Canali anche sul piano delle aperture e riaperture di negozi, sempre oltre confine. Due su tutte: «Riapriremo il nostro flagship store di Los Angeles, a Beverly Hills a luglio, dopo un restyling totale, e, sempre a luglio, apriremo un nuovo negozio monomarca a Hong Kong che avrà accanto la prima Locanda Canali».
Già lo scorso anno Canali aveva aperto in Cina il Canali Café, un format pensato per affiancare all’esperienza di acquisto quella di un caffè in stile italiano. La Locanda di Hong Kong, secondo Stefano Canali, « un’estensione coerente dell’idea che abbiamo espresso attravero si Cafè a Pechino, con uno chef italiano che preparerà piatti italiani accanto al nostro negozio. Una sorta di amplificatore culturale che intercetta anche la volontà, da parte dei nostri clienti, di vivere esperienze uniche e gratificanti». La Cina, seppure in una fase di stallo, rimane per l’azienda di Triuggio «un mercato importante nel quale vogliamo continuare a investire con progetti mirati».
Fonte: Il Sole 24 Ore