
Canosa di Puglia, l’azienda virtuosa che dà un bonus di 600 euro per i libri scolastici
In busta paga i soldi per pagare i libri scolastici. Una nuova forma di welfare aziendale. «Quella pagella scelta come documento al posto del passaporto, attestava la sua volontà di dirci che era una brava persona, che era assetato di vita. E invece noi abbiamo affogato la sua voglia di progettare un futuro basato sullo studio. A lui, che è rimasto senza nome ma che è diventato un simbolo di un domani negato, abbiamo deciso di intestare il contributo scuola per i nostri dipendenti».
La voce di Sergio Fontana, numero uno di Farmalabor, azienda di Canosa di Puglia, come sempre corre veloce. Anche quando racconta di quanto deciso tra i corridoi e gli uffici della società leader nella distribuzione di materie prime a uso farmaceutico. A partire dall’anno scolastico che a breve incomincerà sarà infatti dato in busta paga ai dipendenti, che hanno un Isee basso, un contributo pari a 600 euro per l’acquisto dei libri scolastici.
L’iniziativa dedicata a un migrante di 14 anni originario del Mali morto in mare
Il bonus è dedicato alla memoria di un migrante originario del Mali morto in mare a soli 14 anni, nell’aprile di dieci anni fa, mentre provava, attraversando il Mediterraneo, a raggiungere un porto sicuro da cui cominciare a disegnare il domani. Le sue spoglie hanno restituito un’immagine tanto dolce quanto forte. Perché nella tasca della giacca che indossava è stata trovata la sua pagella. Un foglio cucito come fosse un’etichetta con i voti che aveva conseguito nelle materie studiate in un Paese povero di ricchezze e sogni che lo aveva reso un viandante di futuro. Non è riuscito però, a toccare terra. «Quell’annegamento non poteva essere dimenticato ed è un monito, l’ennesimo per tutti noi», continua Fontana parlando della misura di welfare aziendale. «Sono complessivamente una ventina i dipendenti destinatari, tra loro c’è chi è monoreddito e tre figli da mandare a scuola», spiega l’imprenditore che è anche presidente di Confindustria Puglia. «In passato chi viveva di un solo stipendio riusciva non solo a sostenere i sogni dei figli ma anche ad avere una casa di proprietà – riflette – oggi invece è quasi sul lastrico. Il timore è che a rimetterci sia la scuola».
La platea dei beneficiari
La misura riguarda ognuno dei figli dei dipendenti iscritti alla scuola secondaria di primo e secondo grado. «Dalla prima media al quinto anno delle superiori, per intenderci», specifica Fontana evidenziando che «vogliamo far capire che la cultura d’impresa può tradursi in attenzione reale alle persone».
Il plauso di Valditara
L’iniziativa è stata elogiata dal ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, che alla Farmalabor ha inviato una lettera in cui definisce la misura «un esempio prezioso di politiche aziendali lungimiranti e solidali, capaci di rafforzare il legame tra scuola e società, tra formazione e tessuto produttivo, tra cultura del lavoro e solidarietà». Del migrante maliano affogato coi suoi sogni, Valditara dice che è la «testimonianza del valore universale dell’educazione affinché si affermi una cultura di pace, cooperazione e sviluppo tra i popoli». «L’apprezzamento del ministro ci onora e incoraggia a continuare il nostro percorso di responsabilità sociale», conclude Fontana.
Fonte: Il Sole 24 Ore