Caritas, sempre più poveri in Italia, l’aumento maggiore delle richieste di aiuto al Nord, +77%

Caritas, sempre più poveri in Italia, l’aumento maggiore delle richieste di aiuto al Nord, +77%

In Italia ci sono oltre 5,6 milioni di poveri assoluti. Lo ricorda il terzo report statistico nazionale 2025 di Caritas Italia. «Istat – si legge nel report – rileva che quasi un residente su dieci vive in uno stato di povertà assoluta (il 9,7% della popolazione). Oggi si contano complessivamente 5 milioni e 694 mila poveri assoluti, per un totale di 2 milioni e 217 mila famiglie, che non dispongono delle risorse necessarie per una vita dignitosa, impossibilitati cioè ad accedere a un paniere di beni e servizi essenziali, quali ad esempio alimentazione adeguata, abbigliamento, abitazione».

In Europa il 21% della popolazione a rischio povertà

Il report segnala che nel contesto europeo «il 21% della popolazione vive in una condizione di rischio povertà o esclusione sociale; si tratta di oltre 93 milioni di individui – più di un europeo su cinque- che sperimentano condizioni di grave deprivazione materiale/sociale o che sono penalizzati sul fronte del reddito o da una condizione di bassa intensità lavorativa. L’Italia è il settimo Paese per incidenza di persone a rischio povertà o esclusione sociale (al 23,1%, in aumento rispetto al 22,8% del 2023): solo Bulgaria, Romania, Grecia, Spagna, Lettonia e Lituania registrano valori più alti».in 10 anni +62,6% assistiti, dal Nord +77% richieste aiuto

 

In dieci anni aumentate del 62,6% le persone assistite da Caritas

Il report di Caritas italiana segnala che negli ultimi 10 anni l’incremento delle persone assistite da Caritas è stato del 62,6 per cento. «I territori con l’aumento più marcato delle richieste di aiuto – si sottolinea – sono quelli del Nord Italia (+77%), seguiti da quelli del Mezzogiorno (+64,7%). Tali trend, evidenziano l’effetto cumulativo delle molteplici crisi che hanno attraversato il Paese negli ultimi anni: dalla crisi finanziaria del 2008, a quella del debito sovrano, fino alla pandemia da Covid-19 e alle recenti tensioni internazionali». Rispetto al 2023 «il numero degli assistiti è aumentato del 3 per cento».

Fonte: Il Sole 24 Ore