
Caro vita e meteo frenano il turismo
«È stata un’estate con un agosto in linea con quello del 2024». Questo il primo bilancio per l’industria dell’ospitalità che traccia Aldo Werdin, presidente di Federalberghi Liguria, parlando di una stagione condizionata dal meteo. «Da giugno alla fine di agosto il Levante (da Camogli a Moneglia ndr) ha registrato un calo degli presenze tra il 2 e il 3% ed è la prima volta di un segno meno negli ultimi 15 anni escluso il periodo del Covid – continua il presidente -. Per le altre province il trend è stabile rispetto allo scorso anno». Per quanto riguarda settembre e ottobre, mesi di bassa stagione, ci si aspetta un aumento leggero delle presenze, indicativamente tra il 2 e il 3%, nello spezzino e a Genova e dintorni. In questo caso c’è l’effetto Salone nautico, si svolgerà dal 18 al 23 settembre, che dovrebbe portare al tutto esaurito nella zona. A Imperia il barometro delle presenze per le prossime settimane segna stabile un po’ come in quella di Savona.
Il mix delle presenze vede un deciso calo degli italiani che secondi i dati di Werdin, passano a una quota del 20% dal 27% del 2024. Il leggera flessione, tra il 2 e il 3% anche gli ospiti statunitensi mentre tra Sanremo e Levante si rivedono i clienti russi, magari con doppio passaporto o che vivono tra Londra e gli Emirati Arabi. Nel complesso stabili gli arrivi dall’area europea con la tenuta dei clienti provenienti da Olanda, Belgio, Germania e Svizzera. «Anno dopo anno continuano ad aumentare gli arrivi dall’Ungheria, Romania, Polonia e Bulgaria, ospiti che generalmente preferiscono la riviera di Levante» sottolinea Werdin.
Gli imprenditori del settore sentono la concorrenza dell’ospitalità extra alberghiera e si lasciano alle spalle un brutto luglio in cui l’inclemenza del meteo ha letteralmente “bruciato” quattro week end. Il calo delle presenze non solo ha azzerato i buoni risultati realizzati a giugno e si innesta in un ciclo congiunturale faticoso, difficile, segnato dal calo dei consumi e con in più la durata del soggiorno, in media, che si accorcia. A Ferragosto, per esempio, la celebre e panoramica «Via dell’amore» nelle Cinque Terre, con accesso a pagamento e prenotazione obbligatoria dove due adulti e due ragazzi sopra gli 11 anni spendono circa 170 euro per il pacchetto all inclusive, ha fatto registrare pochissimi visitatori e in alcuni momenti era deserta. Quest’anno il numero dei visitatori della Via è inferiore a quello del 2012.
In Liguria a Ferragosto si è sfiorato il tutto esaurito. Una ricerca del Codacons evidenzia il prezzo medio della vacanza di una famiglia di due adulti con due bimbi in un hotel tre stelle: a Lerici, nello spezzino, si spendevano circa 2.130 euro mentre a Santa Margherita Ligure servivano 3.600 euro. Da aggiungere il costo dello stabilimento balneare, almeno 30 euro al giorno per due lettini e l’ombrellone.
«Sicuramente non è stata l’estate migliore ma veniamo da due anni post Covid in cui sono stati fatti numeri incredibili e poi bisogna distinguere azienda per azienda – premette Sandro Tarella, presidente Federalberghi Tigullio che aggiunge -. La clientela italiana è mancata e quella straniera l’ha fatta da padrone». Agosto non è riuscito a bissare lo stesso mese del 2024 perché nell’ultima settimana del mese c’è stata una flessione dovuta al maltempo. Si confida in settembre e ottobre e in un meteo favorevole. «Per questo mese c’è un discreto numero di prenotazioni e se il meteo ci aiuterà arriverà quello che per un po’ di anni ci siamo dimenticati: le prenotazioni last minute». È il ritorno delle prenotazioni che arrivano 7-10 giorni prima, con i clienti che guardano le previsioni e poi decidono. Si riduce la durata del soggiorno medio che si aggira sulle tre notti, magari con due o tre soggiorni ripetuti nel corso della stagione. Uno stile di vacanza che per la prima volta ha imposto di fatto agli albergatori la cancellazione del «numero minimo di notti per soggiorno».
Fonte: Il Sole 24 Ore