Case nuove, nelle città medie crescono prezzi e compravendite

Case nuove, nelle città medie crescono prezzi e compravendite

Non solo Roma e Milano. Negli ultimi dieci anni, infatti, anche le città intermedie hanno mostrato una crescita significativa. Secondo l’analisi del Centro Studi di Abitare Co, il mercato nelle dieci città intermedie italiane capoluoghi di provincia ha registrato nel 2024, rispetto al 2014, un aumento del 59,7% nelle compravendite e una crescita del 22,9% nei prezzi medi di vendita delle abitazioni nuove o completamente ristrutturate, raggiungendo una media di 3.460 euro al metro quadro.

Numeri che testimoniano la crescente vivacità immobiliare in queste aree geografiche. Quali sono i fattori che stanno spingendo la crescita? Tra questi si evidenziano l’aumento della domanda di prima casa da parte di residenti, l’interesse crescente per le seconde case e gli investimenti locativi, specie in aree ad alto valore turistico (come Salerno e Verona), e lo smart working, che ha spinto molte famiglie e professionisti a preferire città di media dimensione rispetto ai grandi centri più sovraffollati e costosi.

Il confronto tra le 10 città intermedie: compravendite e prezzi

Entrando nel dettaglio delle 10 città intermedie, nell’arco di dieci anni (dal 2014 al 2024) le transazioni nell’ordine sono aumentate in tutte le città ma con valori differenti: a L’Aquila del +94%, a Novara del +81%, a Bergamo del +80%, a Padova del +73%, a Perugia del +67%, a Parma del +51%, a Cagliari del +46%, a Modena del +44%, a Verona del +42% e a Salerno del +19 per cento. Sul fronte dei prezzi medi, la crescita più marcata è stata registrata dalla città di Verona (+41,2% e 4.500 euro/mq), seguita da Parma (+31% e 3.850 euro/mq), Padova (+30% e 3.500 euro/mq), Modena (+25,2% e 3.450 euro/mq), Bergamo (+23,2% e 4.150 euro/mq), L’Aquila (+19,2% e 1.800 euro/mq), Cagliari (+18,2% e 3.950 euro/mq), Novara (+17,5% e 3.150 euro/mq), Salerno (+12,6% e 4.300 euro/mq) e Perugia (+10,8% e 1.925 euro/mq).

Focus Salerno

Per quanto riguarda Salerno, nel 2024 i prezzi medi di vendita delle case nuove o completamente ristrutturate sono pari a 4.300 euro/mq, con valori che variano da 3.600-5.mila euro/mq. Un dato in crescita del +1,9% rispetto al 2023 e del +12,6% in confronto a dieci anni prima. Sempre nel 2024, le compravendite in città in dieci anni sono aumentate del +19%, anche se rispetto all’anno precedente c’è stata una battuta d’arresto (-11,2 per cento). Le zone più richieste in città sono Centro Storico, Teatro Verdi e Torrione, con prezzi più elevati, mentre aree come Casa Manzo e Giovi presentano prezzi più contenuti.
Affacciata sul Tirreno e porta d’accesso alla Costiera Amalfitana, Salerno è diventata negli ultimi anni di crescente interesse grazie a clima mite, patrimonio culturale (grazie a eventi come le Luci d’Artista, il porto crocieristico e la prossimità a siti Unesco) e posizione strategica tra Napoli e la Costiera. Secondo le rilevazioni più recenti, il turismo internazionale è aumentato del 12% su base annua, sostenuto soprattutto dai visitatori di nord-Europa e Usa.

Focus Bergamo e Verona

A Bergamo, nel 2024, i prezzi medi di vendita delle case nuove o completamente ristrutturate nel 2024 sono pari a 4.150 al mq, con valori che variano da 1.800 al mq a 6.500 euro al mq. Un dato in crescita del +2,8% rispetto al 2023 e del +23,2% in confronto a dieci anni prima. Sempre nel 2024, le compravendite in città in dieci anni sono aumentate del +80% e del +10,5% rispetto all’anno precedente. La domanda in città è sostenuta non solo dalle famiglie ma dalla presenza di studenti universitari e professionisti, con una crescente attenzione alla riqualificazione delle aree periferiche.
Al di là dei numeri, Bergamo è un esempio significativo di transizione post-industriale. Dopo la forte contrazione dell’industria manifatturiera, con la dismissione di aree industriali in città e comuni limitrofi (Seriate, Dalmine), la città ha saputo diversificare puntando sui servizi avanzati, nel settore sanitario (l’ospedale Papa Giovanni XXIII è un polo di eccellenza), nel turismo culturale e religioso (Città Alta, mura venete Patrimonio Unesco) e nella logistica grazie alla vicinanza all’aeroporto di Orio al Serio.

Fonte: Il Sole 24 Ore