Caso Fwu, ecco come provare a riottenere i soldi

Caso Fwu, ecco come provare a riottenere i soldi

Seppure un po’ in ritardo sulla tabella di marcia, in questi giorni stanno arrivando le lettere per la richiesta di insinuazione al passivo agli oltre 100 mila clienti italiani vittime del dissesto della compagnia assicurativa lussemburghese Fwu life insurance Lux (Fll) per circa 300 milioni di euro di controvalore.

Si tratta di un gruppo assicurativo che è stato posto in liquidazione dal Tribunale del Lussemburgo lo scorso 31 gennaio a seguito del deterioramento dei requisiti patrimoniali, di cui si è avuta notizia circa un anno fa ,e dell’impossibilità di un risanamento. Per l’elevato numero di clienti coinvolti e la complessità della procedura, l’invio delle comunicazioni avverrà in maniera progressiva nel corso delle prossime settimane: ora pare che solo un terzo circa dei risparmiatori abbia ricevuto la lettera.

Gli ultimi non saranno penalizzati

«La tempistica di ricezione del modulo non influirà in alcun modo sull’importo né sui tempi di pagamento dei crediti ammissibili in favore di ciascun creditore privilegiato – come ha ricordato Ivass che segue da vicino la vicenda di competenza dell’Authority lussemburghese Caa – . Il liquidatore, inoltre, darà avviso nel sito della liquidazione (https://fwulifelux.com/) della conclusione della procedura d’invio cosicché coloro che non avessero ricevuto il modulo possano contattare direttamente la liquidazione e chiedere spiegazioni sul mancato invio».

Le lettere e i conteggi

La comunicazione di quattro pagine firmata direttamente dal liquidatore Maître Yann Baden, che Il Sole 24 Ore ha visionato, è molto chiara e spiega sotto forma di domanda e risposta le modalitò della procedura. Ma la parte più importante riguarda la dichiarazione del credito “privilegiato” vantato dall’assicurato: la cifra viene messa nera su bianco ed è una prima certezza su quanto spetterà nella ripartizione a titolo di creditori privilegiati (che verranno soddisfatti prioritariamente rispetto agli altri soggetti come fornitori di servizi).
Da una prima ricognizione effettuata sulle cifre arriva la conferma che mentre le polizze a premio unico e quelle di “ultima generazione” (Quant LT) mostrano rimborsi non troppo penalizzanti, per i contratti più datati (come My Joy o NRG+Life) le cifre liquidabili sono molto più basse dell’investito a causa degli elevati costi di caricamento prelevati all’inizio del contratto.

Fonte: Il Sole 24 Ore