Caso Lisa Cook, contro il membro del board Fed aperta indagine penale

Caso Lisa Cook, contro il membro del board Fed aperta indagine penale

Il Dipartimento di Giustizia statunitense (DoJ) ha aperto un’indagine penale sul membro del board della Federal Reserve (Fed), Lisa Cook, con l’emissione di mandati di comparizione e l’intervento di un gran giurì. Al centro ci sono le sue proprietà ad Ann Arbor (Michigan), Atlanta (Georgia) e Cambridge (Massachusetts) e, in particolare, le dichiarazioni ipotecarie che potrebbero configurare frode.

Le accuse

L’indagine nasce da due criminal referrals inviati al DoJ dal direttore della Federal Housing Finance Agency (FHFA), William J. Pulte, nominato da Donald Trump. Pulte sostiene che Cook avrebbe dichiarato più immobili come “residenza principale” per ottenere condizioni di mutuo più favorevoli. Cook nega ogni illecito e denuncia un’operazione politica: secondo lei, si tratta di un tentativo diretto della Casa Bianca di forzare la sua rimozione.

Una prima volta nella Fed

È la prima volta che un governatore della Fed finisce al centro di un’inchiesta penale. L’istituzione è stata costruita proprio per essere indipendente dal potere esecutivo, con i governatori che hanno mandati di 14 anni per garantire stabilità. Il caso Cook mina, dunque, una delle regole non scritte dell’economia americana: la separazione tra politica monetaria e lotta politica.

La battaglia legale

Il presidente degli Stati Uniti può rimuovere un governatore della Fed solo per “giusta causa” (for cause), ma la definizione è ambigua e mai testata in un caso simile. Cook ha fatto causa a Trump, sostenendo che non vi siano basi per destituirla e chiedendo un’ingiunzione d’urgenza alla giudice Jia M. Cobb. Se i tribunali dessero ragione al Potus, l’esecutivo avrebbe un potere senza precedenti sulla Fed. In caso contrario, l’autonomia della banca centrale verrebbe rafforzata.

Fonte: Il Sole 24 Ore