Nei prossimi 20 anni si prevede che le compagnie aeree avranno bisogno di 43,600 nuovi aerei, con mercati come la Cina e il Sud est asiatico in testa alla classifica per la crescia economica e dove sempre più persone vorranno viaggiare, secondo le previsioni della Boeing pubblicate alla vigilia dell’apertura dell’air show di Le Bourget, a Parigi.
Tuttavia, il costruttore statunitense di aerei è leggermente meno ottimista rispetto a un anno fa, quando stimava che 43.975 aerei sarebbero entrati nella flotta mondiale, riflettendo un’attenuazione delle previsioni di crescita economica globale. Il numero di nuovi aerei è leggermente superiore alle previsioni di Airbus il costruttore europeo che per lo stesso periodo prevede saranno necessari circa 43.400 nuovi velivoli passeggeri e cargo.
Se il mercato assorbirà 43,600 nuovi aerei, circa 21,100 andranno a sostiuire quelli più datati, mentre 22.500 rappresenteranno la crescita di nuovi velivoli nelle flotte delle compagnie aeree di tutto il mondo. Circa il 10% della flotta globale sarà rappresentato dal settore del trasporto merci a cui contribuirà l’e-commerce.
Le guerre commerciali e i dazi introdotti dal presidente Donald Trump stanno riscrivendo l’economia globale, tuttavia l’industria dell’aviazione ha superato altre crisi e turbolenze geopolitiche nel corso dei decenni, in particolare la pandemia che ha bloccato gli aerei di tutto il mondo in una modalità come mai era successo nella storia dell’aviazione. «Nonostante le crisi passate, negli ultimi 25 anni i viaggi aerei sono triplicati mentre la flotta globale è raddoppiata – ha dichiarato Darren Hulst, vicepresidente del mercato commerciale di Boeing, ai giornalisti in un briefing del 10 giugno – il settore dell’aviazione ha dimostrato di essere resiliente e in crescita».
Boeing prevede che la flotta mondiale di aerei commerciali raddoppierà fino a raggiungere i 49.600 velivoli entro il 2044, gestita nei prossimi 20 anni per più della metà dalle compagnie aeree dei mercati emergenti, rispetto al 40% circa del 2024.
Fonte: Il Sole 24 Ore