
Censimento permanente delle Imprese: conoscere per crescere
In un contesto economico sempre più veloce e competitivo, la conoscenza del sistema produttivo rappresenta un valore strategico. Per questo il Censimento permanente delle Imprese non è un semplice adempimento burocratico: è piuttosto una chiamata a partecipare attivamente alla costruzione del futuro economico dell’Italia. Dall’8 ottobre 2025 al 3 marzo 2026 l’Istat invita le imprese italiane a prendere parte a un progetto di conoscenza collettiva che, grazie ai dati raccolti, contribuirà a comprendere il futuro del Paese.
L’obiettivo dell’iniziativa
Il Censimento permanente delle Imprese prevede, oltre alla diffusione annuale di dati sulla struttura delle imprese italiane, una rilevazione multiscopo che l’Istituto nazionale di statistica conduce con cadenza triennale e che è giunta alla terza edizione. L’obiettivo della rilevazione è duplice: da un lato, arricchire il patrimonio informativo sul sistema produttivo nazionale con dati più qualitativi, relativi a strategie e prospettive delle singole realtà aziendali; dall’altro, aggiornare e migliorare i registri statistici delle imprese, essenziali per la produzione di dati annuali affidabili.
Questa volta sono chiamate a partecipare circa 265.000 aziende dell’industria e dei servizi. La rilevazione coinvolge tutte le medie e grandi imprese (con almeno 20 addetti), mentre le più piccole partecipano su base campionaria.
Si tratta di un’opportunità per fotografare in modo dettagliato il vissuto del sistema produttivo italiano. Il questionario, infatti, raccoglie informazioni su obiettivi e azioni messi in atto dalle imprese in ambiti cruciali e sempre più attuali: dalla struttura proprietaria e gestione delle risorse umane, per capire chi guida le imprese e come vengono valorizzate le persone, alle relazioni produttive e alle filiere, per mappare il tessuto connettivo del nostro sistema economico. E, ancora, dall’innovazione e uso delle tecnologie con un focus sull’impiego dell’intelligenza artificiale, fino alla sostenibilità e all’internazionalizzazione, così da comprendere la presenza e il ruolo delle imprese italiane sui mercati globali e i loro sforzi nella transizione ecologica.
Questi dati sono la base per orientare politiche pubbliche ed economiche efficaci, per supportare la crescita, per stimolare la competitività e per creare un ambiente più favorevole alle imprese.
Le risposte fanno bene al Paese
I dati del Censimento permanente delle Imprese sono uno strumento indispensabile per la pianificazione finanziaria. Forniscono informazioni preziose sullo stato attuale e sulle tendenze del mondo economico, consentendo a tutti di intraprendere e sviluppare strategie efficaci. Per questo, integrarli nella programmazione è cruciale per garantire il successo del Sistema Italia e la sostenibilità a lungo termine delle imprese.
La partecipazione alla rilevazione del Censimento è obbligatoria per legge, ma è molto di più di un vincolo. È un’opportunità che non si deve sprecare. È il momento in cui l’esperienza, il lavoro, le sfide di ciascuna impresa si traducono in un dato che contribuisce a un quadro più completo, articolato e veritiero, offrendo informazioni che consentono di profilare le imprese oltre i più tradizionali campi di analisi (quali il settore di attività economica, la dimensione aziendale o il territorio di appartenenza).
Le informazioni pratiche
Il processo di partecipazione è stato semplificato al massimo. La compilazione del questionario avverrà online, in modo guidato e sicuro, tra l’8 ottobre 2025 e il 3 marzo 2026.
È naturale preoccuparsi per la riservatezza dei dati, ma l’Istat garantisce la massima tutela. Le informazioni fornite sono coperte dal segreto statistico e dalla normativa sulla privacy. Saranno usate esclusivamente per fini statistici e non potranno essere diffuse o utilizzate per altri scopi.
La storia economica del nostro Paese è fatta di imprese che, con il loro lavoro, creano valore, occupazione e innovazione. Il Censimento permanente delle Imprese è lo strumento che permette di narrare questa storia in modo accurato. Una conoscenza collettiva che rende il sistema produttivo italiano più competitivo, sostenibile e inclusivo.
Il contributo delle imprese si configura perciò come un investimento nel futuro del Paese, un atto di responsabilità e un’opportunità per essere parte di un cambiamento positivo.
Fonte: Il Sole 24 Ore