Cessione ThyssenKrupp, spunta Jindal – Il Sole 24 ORE
Si apre anche la pista indiana per Thyssenkrupp, da tempo alla ricerca di una soluzione per il futuro di Tkse, la sua divisione siderurgica. Il gruppo tedesco ha ricevuto ieri un’offerta non vincolante da Jindal Steel, il gruppo siderurgico guidato da Naveen Jindal (si tratta la stessa realtà coinvolta nel dossier legato alla cessione dell’ex Ilva). La notizia dell’offerta, l’ennesimo colpo di scena in questi ultimi anni nella lunga e intricata vicenda legata al tentativo di vendita di Steel europe da parte del gigante di Essen, che resta il principale produttore siderurgico europeo, ha fatto salire le azioni della società madre fino al 7,9%, ai massimi negli ultimi quattro anni. In serata il titolo ha chiuso in rialzo del 4,4%.
Thyssenkrupp ha dichiarato che esaminerà attentamente l’offerta «in particolare per quanto riguarda la sostenibilità economica, la prosecuzione della trasformazione green e l’occupazione».
Nessun dettaglio finanziario per ora sull’offerta, che arriva mentre la conglomerata, che produce anche componenti per sottomarini e automobili, sta cercando di cedere parzialmente la maggior parte delle sue attività nel tentativo di snellire e focalizzarsi maggiormente. Una vendita a Jindal steel international, la divisione siderurgica internazionale della conglomerata (attiva anche in altri ambiti come l’industria cementiera e dell’oil&gas), rappresenterebbe un successo per Thyssenkrupp, dopo che i precedenti tentativi di cedere la divisione sono falliti, anche a causa dell’ostacolo rappresentato da 2,7 miliardi di oneri legati alle posizioni pensionistiche.
Jsi, in una dichiarazione separata, ha affermato che la sua offerta garantirebbe la produzione di acciaio in Germania, includendo il completamento del piano di decarbonizzazione a Duisburg e un impegno di oltre 2 miliardi di euro per creare nuova capacità produttiva a forno elettrico. «Il nostro obiettivo è preservare e fare crescere la tradizione industriale bicentenaria di Thyssenkrupp e contribuire a trasformarla nel più grande produttore di acciaio integrato a basse emissioni in Europa» ha affermato Narendra Misra, direttore di Jindal per l’Europa. Jsi, che lo scorso anno ha acquisito l’acciaieria ceca Vitkovice Steel, sarebbe anche disposta ad assumersi gli oneri pensionistici di Tkse in un accordo, secondo quanto riferito da una fonte informata sulla questione.
L’anno scorso Thyssenkrupp ha venduto una quota del 20% di Tkse al miliardario ceco Daniel Kretinsky, con l’obiettivo di cedere in seguito un ulteriore 30% per creare una joint venture paritaria. Ma IG Metall ha sempre tenuto una posizione critica sulla qualità dei piani strategici di Kretinsky in qualità di co-azionista. Ieri invece Juergen Kerner, vicepresidente del consiglio di sorveglianza di Thyssenkrupp e membro senior di IG Metall, ha dichiarato, a proposito della mossa di Jindal, che le notizie sull’offerta sono positive e che discussioni più approfondite dovrebbero iniziare il prima possibile.
Fonte: Il Sole 24 Ore