ChatGPT vuole diventare un sistema operativo: OpenAI lancia l’ecosistema app

ChatGPT vuole diventare un sistema operativo: OpenAI lancia l’ecosistema app

La roadmap delineata da OpenAI prevede l’arrivo di una directory pubblica di app, che fungerà da punto di accesso e scoperta per gli utenti, e l’introduzione di un sistema di monetizzazione integrata. Gli sviluppatori potranno dunque guadagnare direttamente dalle loro integrazioni, mentre gli utenti con abbonamenti esistenti potranno accedere a funzionalità premium senza lasciare ChatGPT.

AgentKit: costruire agenti diventa (più) semplice

Oltre alle app, OpenAI ha lanciato AgentKit, una suite completa per sviluppare agenti AI in grado di gestire flussi di lavoro complessi. Fino ad ora, creare agenti significava destreggiarsi tra strumenti frammentati: un’orchestrazione complessa senza versioning, connettori personalizzati, pipeline di valutazione manuali, prompt tuning e settimane di lavoro sul frontend prima del lancio.

AgentKit include tre componenti chiave: Agent Builder, un canvas visuale per progettare flussi multi-agente con versioning; Connector Registry, un pannello centralizzato per gestire dati e strumenti tra diversi workspace; e Guardrails, un livello di sicurezza modulare open source per proteggere gli agenti da comportamenti dannosi o involontari, mascherando dati sensibili e rilevando tentativi di jailbreak.

Il modello Apple (ma diverso)

La strategia ricorda da vicino l’App Store di Apple: creare un ecosistema chiuso ma ricco, dove gli sviluppatori trovano un’audience enorme e OpenAI controlla distribuzione, monetizzazione e sicurezza. Con una differenza: qui tutto avviene dentro un’unica conversazione, senza cambiare app o aprire nuove finestre. Una strategia per trattenere più a lungo gli utenti su ChatGPT creando sorta di sistema operativo basato sulle chat.

Sam Altman, CEO di OpenAI, ha riassunto così la visione: “È il miglior momento della storia per essere un builder. Oggi passare dall’idea al prodotto è più rapido che mai”. La scommessa è che ChatGPT diventi il punto di partenza per qualsiasi attività digitale, dalla ricerca alla creazione di contenuti, dal design all’e-commerce. In parole povere un “super assistente”.

Fonte: Il Sole 24 Ore