Che cos’è il «test del finto cliente» che ha fatto licenziare 3 dipendenti della Gdo

Che cos’è il «test del finto cliente» che ha fatto licenziare 3 dipendenti della Gdo

A Livorno, in altri due lavoratori sono stati licenziati per aver fallito il test del carrello nei supermercati Pam: Tommaso, dipendente da circa trent’anni, e Davide, con più di vent’anni di anzianità.

La risposta dei sindacati

I sindacati hanno reagito in modo netto contestando le decisioni dell’azienda. Sabina Bardi, responsabile Area Livorno di UilTucs Toscana, ha definito i metodi degli ispettori aziendali «un’imboscata». Inoltre, citata da Open, la Bardi ha parlato di provocazioni e pressioni psicologiche indebite sui due dipendenti dei supermercati livornesi.

Anche Massimiliano Fabozzi, segretario di Filcams Cgil Siena, sostiene che questo metodo di verifica metta in difficoltà i lavoratori, che «non sono poliziotti».

Secondo il sindacato, il test del carrello è un meccanismo scorretto e potenzialmente discriminatorio, che non giustifica il licenziamento. In particolare per il caso di Giomi, la Cgil chiede il reintegro del lavoratore e si prepara a una eventuale mobilitazione.

Le critiche sono arrivate anche da parte della politica, con Avs che ha definito inaccettabile il licenziamento di un lavoratore sulla base di «prove arbitrarie». Il partito porterà questo caso in Parlamento, mentre il 20 novembre si terrà a Roma un faccia a faccia tra i sindacati e l’azienda.

Fonte: Il Sole 24 Ore