
Chi è Aldo Spinelli, l’imprenditore ex patron del Genoa e del Livorno calcio
Nell’inchiesta che ha determinato le misure cautelari emesse nei confronti del governatore ligure, Giovanni Toti, e dell’ex presidente dell’Autorità di sistema portuale di Genova e Savona, Paolo Signorini, la figura dell’imprenditore Aldo Spinelli, insieme al figlio Roberto, appare assumere un particolare rilievo, per quanto riguarda i reati di corruzione degli amministratore pubblici (si veda l’articolo accanto).
U sciù Aldo, come lo chiamano familiarmente i genovesi, a tutt’oggi, è conosciuto dal grande pubblico più come presidente del Genoa (per 13 stagioni di cui sei in serie A, dal 1985 al 1997) e del Livorno calcio (per 21 stagioni, di cui sempre sei in serie A, dal 1999 al 2020) che non per le sue aziende. Ma nei giri che contano, in particolare nel settore dello shipping, è ben chiaro a tutti come il gruppo Spinelli, fondato proprio da Aldo, sia un’azienda di primo piano, a livello italiano, nella logistica e tra i grandi operatori portuali del Paese, con terminal nel porto di Genova e in quello di Salerno.
Classe 1940, nato in Calabria ma cresciuto a Genova, Spinelli non appartiene al gotha delle famiglie genovesi: è un self made man, che in quell’elite è entrato a poco a poco, partendo da un’azienda di trasporto di legnami e concentrandosi, quindi, nel trasporto dei container, via camion prima e poi, dagli anni Ottanta, anche coi treni. Acquisisce, nel tempo, centri logistici a Reggio Emilia (Dinazzano), Milano (Arluno) e Padova. Nell’85 acquista un’area sulla collina degli Erzelli dove crea un deposito per container vuoti, alle spalle del porto. Cederà quello spazio (con ottimi ricavi e aree ex Ilva in cambio) nel 2006: è la zona dove oggi sorge il Campus scientifico-tecnologico degli Erzelli. Ma intanto il gruppo si è allargato. Tra la fine degli anni ‘90 e l’inizio del nuovo millennio Spinelli si muove, con successo, per ottenere la concessione del Genova port terminal, che gestisce con attraverso la divisione Gpt dell’azienda. Da lì offre servizi di imbarco e sbarco per container, navi ro-ro (rotabili) e merce varie. Tra i clienti annovera Tirrenia, Cotunav, Cma-Cgm, Hapag Lloyd, Zim e Cosco.
Ormai Spinelli è entrato a pieno titolo tra i più importanti operatori del porto di Genova: con i grandi nomi del mondo economico e politico genovese ora gioca a carte, a scopone scientifico, nella sala al primo piano del ristorante Europa, dove pranza e cena tutta la Genova che conta.
Quando il gruppo Msc si affaccia sul porto della Lanterna con l’ingresso a Calata Bettolo, Spinelli si allea con Gianluigi Aponte per la gestione del Terminal rinfuse Genova (di cui l’imprenditore genovese controlla il 55%). Uno spazio di 130mila metri quadrati (vicino al Genoa port terminal), per il quale c’è anche un piano di trasformazione in molo container. Nel 2015 Spinelli diventa (e lo resta per alcuni anni) anche socio di Banca Carige, prima alleato dell’azionista Malcalza e poi della cordata avversa, tragata Raffaele Mincione e Gabriele Volpi.
Fonte: Il Sole 24 Ore