Chi è Cirielli, il generale sponsor del «Principato di Salerno» candidato del centrodestra in Campania

Chi è Cirielli, il generale sponsor del «Principato di Salerno» candidato del centrodestra in Campania

Manca solo l’ufficialità. Ma sarà Edmondo Cirielli (Fdi), attuale viceministro degli Esteri, il candidato del centrodestra alle elezioni regionali in Campania del 23-24 novembre. Se la vedrà con il candidato del campo largo Roberto Fico, già in pista da varie settimane. Nato a Nocera Inferiore nel 1964, laureato in Giurisprudenza, in Scienze Politiche e in Scienze della Sicurezza Interna ed Esterna, Cirielli è figlio di un generale dell’esercito. Ed ha a sua volte alle spalle una prestigiosa carriera militare.

Generale dei carabinieri

E’ Generale di Brigata dell’Arma dei Carabinieri in Ausiliaria. Ha frequentato la Scuola Militare Nunziatella di Napoli, l’Accademia Militare di Modena, la Scuola militare di Alpinismo di Aosta, la Scuola militare di Paracadutismo di Pisa, la Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma.

La carriera politica

La carriera politica inizia nel 1995 candidandosi con Alleanza nazionale alle elezioni regionali in Campania (viene eletto a furor di popolo con 16mila preferenze). Deputato alla Camera dal 2001, ricoprendo svariati incarichi parlamentari. Nel 2005 si è fatto promotore di una controversa legge di riforma del codice penale del cui testo approvato però si dissocia successivamente a causa delle profonde modifiche apportate dal Parlamento. La legge Cirielli (o meglio “ex Cirielli”), nota anche come «Salva Previti», è al centro di molteplici critiche, in particolare per quanto riguarda la riduzione dei termini di prescrizione che porta ad un aumento dei casi di estinzione dei reati. Cirielli è stato presidente della Provincia di Salerno dall’8 giugno 2009 al 22 ottobre 2012. Nel dicembre 2012 ha partecipato alla fondazione di Fratelli d’Italia, entrando a far parte dell’ufficio di presidenza.

Il Principato di Salerno

Da presidente della provincia di Salerno Cirielli si è fatto notare per un’iniziativa legislativa singolare adottata dal consiglio provinciale: la creazione di una nuova regione, corrispondente all’attuale provincia di Salerno, chiamata “Principato di Salerno”. Ma sia la Consulta che la Cassazione bocciarono l’ipotesi del referendum ritenendo ’’non legittima’’ la proposta che avrebbe cambiato i connotati della Campania.

 

Fonte: Il Sole 24 Ore