
Chi è Fidji Simo, la manager che entra in OpenAI per guidare la diffusione globale dell’IA
Dopo alcuni anni nell’e-commerce, entra in Facebook, dove la sua carriera decolla: diventa responsabile dell’app principale nel 2019, dopo aver contribuito al lancio di prodotti chiave come Facebook Live e Facebook Watch.
Durante il suo percorso a Meta è seguita da Sheryl Sandberg, una delle figure più influenti della Silicon Valley, nota soprattutto per essere stata la Chief Operating Officer della società di Mark Zuckerberg dal 2008 al 2022.
Fidji ha un ruolo centrale nel ripensamento della piattaforma dopo lo scandalo Cambridge Analytica, che nel 2018 aveva rivelato come milioni di dati personali degli utenti fossero stati raccolti e usati senza consenso per influenzare processi elettorali, costringendo Facebook a rivedere radicalmente le proprie politiche su privacy, trasparenza e sicurezza. Nel 2021, però, la manager decide di tornare alle sue radici nel mondo alimentare e assume la guida di Instacart.
Il rilancio di Instacart e la vocazione per l’IA
Arrivata in un momento critico, Fidji riesce a mantenere Instacart profittevole anche dopo la pandemia, guidando una Initial Public Offering (IPO, il processo attraverso cui un’azienda privata diventa pubblica, quotandosi in Borsa per la prima volta) da 11 miliardi di dollari nel 2023 e stringendo accordi strategici con partner come Uber. Nell’ultimo trimestre, la società ha previsto risultati migliori delle attese, segno che la transizione al nuovo assetto dirigenziale avverrà senza scossoni.
In una lettera interna, Simo ha definito «dolorosa» la decisione di lasciare Instacart, ma ha spiegato che non poteva rinunciare alla possibilità di contribuire allo sviluppo di una tecnologia «capace di curare malattie e migliorare la vita delle persone». La salute, soprattutto quella femminile, è un tema a lei caro: ha raccontato pubblicamente la sua battaglia con l’endometriosi e ha fondato Metrodora, un centro di ricerca dedicato ai disturbi neuroimmuni.
Fonte: Il Sole 24 Ore