Chi era il giudice Adinolfi: dalla pista Fiscom al trasferimento in Corte d’Appello

Chi era il giudice Adinolfi: dalla pista Fiscom al trasferimento in Corte d’Appello

Ricerche che ripartono dopo più di trent’anni. Gli scavi fra i tunnel sotterranei della Casa del Jazz di Roma possono portare alla luce – anche se, come ha spiegato il prefetto Giannini, «non si sta cercando qualcosa in particolare» – i resti del corpo di Paolo Adinolfi, il giudice scomparso nel 1994. L’unico nella storia della Repubblica.

Adinolfi, da poco alla Corte d’Appello…

È successo la mattina del 2 luglio. Adinolfi, diventato da poco tempo – circa venti giorni – consigliere della Corte d’Appello, è uscito dalla sua abitazione di via della Farnesina per andare in biblioteca, nel tribunale civile di Roma, in viale Giulio Cesare.

A sua moglie Nicoletta e ai figli Giovanna e Lorenzo (che oggi preferisce non sbilanciarsi) aveva dato appuntamento per pranzo. Di lui, però, non sono arrivate notizie. Nel pomeriggio, così, la preoccupazione della famiglia, che dopo averlo cercato nel suo ufficio, è andata a parlare con la polizia. Poche ore dopo, la sua auto è stata ritrovata al Villaggio olimpico.

… ma per anni nella sezione fallimentare in tribunale

Le indagini, di cui si è occupata la procura di Perugia, sono state archiviate due volte. La prima, circa un anno dopo. La seconda, riaperta nel 1996, è stata più approfondita, ma ugualmente archiavata nel 2003.

Fonte: Il Sole 24 Ore