Chiusa la camera ardente di Armani, in 16mila per l’addio. Lunedì i funerali a Rivalta

Chiusa la camera ardente di Armani, in 16mila per l’addio. Lunedì i funerali a Rivalta

Sono state circa 16mila in tutto le persone che, ieri e oggi a Milano, si sono messe in coda per l’ultimo saluto a Giorgio Armani nella camera ardente allestita in via Bergognone, all’Armani Teatro. Una coda composta e silenziosa, che ha potuto accedere nell’edificio dalle 9 alle 18 per dire addio al grande stilista, scomparso il 4 settembre scorso. Alle 18 in punto si è chiusa la porta del Teatro. Domani, 8 settembre, si celebreranno i funerali in forma privata a Rivalta, in provincia di Piacenza, dove il re della moda era nato.

Nella stessa giornata i negozi e il sito di Armani saranno chiusi. Il gruppoha informato i clienti spiegando che “in segno di rispetto per la scomparsa del signor Armani, lunedì 8 settembre i negozi e il sito saranno chiusi dalle ore 15:00 fino al termine della giornata. Le attività riprenderanno regolarmente da martedì 9 settembre”.

Per due giorni una fila continua di persone ha reso omaggio ad Armani: personaggi della moda, dello sport, dello spettacolo e della cultura, rappresentanti delle istituzioni, ma anche tanti cittadini comuni. Tra questi anche l’ex premier Mario Monti, che ha detto: “Di Armani rimarrà tutto, le cose che hanno un valore fondamentale nel tempo crescono. Ci eravamo visti pochi mesi fa, in una occasione festosa, e oggi sono qui con lo stesso spirito” ha concluso il senatore a vita.

I funerali nel piccolo borgo

Giorgio Armani riposerà accanto ai genitori al fratello nel piccolo cimitero di Rivalta, sulle prime pendici della Valtrebbia. I funerali si svolgeranno nel borgo che per l’occasione sarà completamente blindato. La notizia, anticipata del quotidiano Libertà, trova conferma in una nota dell’associazione dei Castelli del ducato di Parma, Piacenza e Pontremoli guidata da Orazio Zanardi Landi, proprietario del borgo: “Domani – dice – Rivalta sarà blindata per ragioni di sicurezza e per garantire la riservatezza del funerale”.

Fonte: Il Sole 24 Ore