Christie’s: mercato in assestamento. Lusso e rarità salvano il semestre

Christie’s: mercato in assestamento. Lusso e rarità salvano il semestre

In un incontro con la stampa, Christie’s ha annunciato che le vendite all’asta nella prima metà del 2025 sono rimaste stabili a 2,1 miliardi di dollari, ma evidenziano un calo del 22% rispetto allo stesso periodo del 2023. Il risultato del primo semestre 2025 indica una certa stabilizzazione del mercato, pur in un clima che richiede cautela e una buona dose di ottimismo per evitare ulteriori ribassi. In questo contesto incerto, i collezionisti hanno mostrato riluttanza a mettere sul mercato opere di altissimo valore. Un aspetto molto importate del semestre è stata la performance molto positiva del segmento del lusso, un risultato più volte sottolineato durante la conference call dall’amministratore delegato Bonnie Brennan, subentrata a febbraio a Guillaume Cerutti, oggi alla guida di Artémis, la holding di proprietà di François Pinault, patron di Christie’s.

Gli indicatori del semestre

I principali indicatori di performance del semestre sono confortanti: il tasso di vendita ha raggiunto l’88%, in lieve crescita rispetto all’87% del 2024, mentre il prezzo medio di aggiudicazione ha raggiunto il 115% della stima bassa, rispetto al 111% dello scorso anno. Un altro dato importante è rappresentato dal fatto che il 31% dei clienti fa parte della generazione dei Millennial e Gen Z in crescita dal 29% del primo semestre 2024.
La star assoluta del semestre è stata «Composition with Large Red Plane, Bluish Gray, Yellow, Black and Blue» di Piet Mondrian, battuta a New York per 47,6 milioni di dollari. L’opera proveniva dalla vendita della Collezione Leonard & Louise Riggio, che ha totalizzato 272 milioni di dollari, diventando la collezione privata più importante venduta nei primi sei mesi dell’anno. Christie’s ha, inoltre, messo a segno un risultato significativo vendendo sette delle dieci opere più importanti dell’anno, incluse le prime quattro per valore. Le vendite nella categoria “20/21” (arte del XX e XXI secolo) sono rimaste stabili, con un totale di 1,3 miliardi di dollari. Segnali positivi arrivano anche dal comparto Old Masters, che ha visto un aumento del 15% delle vendite rispetto all’anno precedente. A consolidare questo trend, la spettacolare aggiudicazione del Canaletto «Ritorno del Bucintoro nel giorno dell’Ascensione», venduto a Londra per 43,9 milioni di dollari — un record assoluto per l’artista e un segnale incoraggiante per il secondo semestre.

Il segmento lusso

Nel primo semestre, le vendite di Lusso sono aumentate del 29%, includendo le vendite di auto da Gooding Christie’s (+12% senza Gooding Christie’s). In agosto a Pebble Beach si terrà la prima vendita con il nuovo marchio Gooding Christie’s. Nel segmento dei gioielli, Christie’s ha venduto nove dei 10 gioielli più importanti e ha registrato una crescita del 25 per cento. Tra le vendite più significative l’asta Magnificent Jewels, che si è tenuta a New York lo scorso 17 giugno, con un sold out e un incasso complessivo di 87,7 milioni di dollari. Due gemme, in particolare, hanno catturato l’attenzione generale: il Marie-Thérèse Pink, un raro diamante rosa-viola da 10,38 carati montato da JAR, ha raggiunto i 14 milioni di dollari, segnando un nuovo record d’asta per un gioiello firmato JAR. Il suo legame con la storia della monarchia francese e la sua allure misteriosa hanno contribuito al successo. A seguirlo, il maestoso Blue Belle, uno zaffiro Ceylon da 392,52 carati dal blu profondo e luminoso, è stato battuto a 11,3 milioni di dollari. Le gemme colorate hanno segnato un forte interesse da parte di collezionisti e secondo Rahul Kadakia, International Head of Jewelry di Christie’s “i collezionisti continuano a dimostrare una straordinaria attenzione per pezzi di eccezionale rarità, provenienza e artigianalità.”

Per quanto riguarda il segmento orologi tra le vendite segnaliamo l’asta Important Watches Featuring Stories in Time: A Collection of Exceptional Watches che ha realizzato 11 milioni di dollari vendendo il 97% per lotto, con il lotto principale, passato di mano a un acquirente online, e rappresentato da un Patek Philippe firmato, Calendario Perpetuo Ripetizione Minuti Ref. 3974R, che ha raggiunto 1,2 milioni di dollari. La forte domanda è stata riscontrata per i segnatempo vintage di alta qualità con una provenienza eccezionale e per le creazioni di orologiai indipendenti, tra cui FP Journe e Greubel Forsey. I clienti provenivano da tutto il mondo, con il 46% delle offerte dalle Americhe, il 26% dall’Asia Pacifico e il 28% dall’Emea. Tra i lotti più importanti figuravano un F.P. Journe Octa Calendrier “Black Label” che ha raggiunto tre volte la sua stima minima, per un totale di 453.600 dollari, un Richard Mille Tourbillon RM74-02, che ha realizzato 378.000 dollari, e un Greubel Forsey Double Tourbillon 30° Edition Historique da Stories in Time: A Collection of Exceptional Watches che ha realizzato 390.600 dollari.

Fonte: Il Sole 24 Ore