
Ciliege come oro: ecco perché costano fino a 20 euro al chilo
Del Core parla di rese produttive paradossali, in alcuni casi anche al di sotto dei 5 quintali ad ettaro, che rendono persino anti-economico per gli agricoltori raccogliere. Un meccanismo che – va da se’ – fa impennare i prezzi e che frena il consumo nelle grandi città e all’estero, dove i prezzi hanno raggiunto picchi di 20 euro al chilo (a Milano, ad esempio), con una media che oscilla tra i 10 e i 15 euro.
Nonostante le difficoltà, il comparto non si arrende e il 29 maggio ha presentato al Senato l’annuale Sagra della Ciliegia dei territori di Turi e Conversano che, dunque, si terrà regolarmente.
In gioco c’è il destino della cerasicoltura pugliese, cui sono legate intere comunità.
“Bisogna prendere atto una volta per tutte – continua Del Core – che la situazione attuale del comparto non consente alle oltre 7mila aziende agricole di produzione di ciliegie attive nella nostra regione di andare avanti, se non attraverso la capacità di reazione di tutta la filiera; capacità che passa per la spinta all’aggregazione, visto che la dimensione media delle aziende cerasicole pugliesi è inferiore ai 2 ettari e che si fonda su investimenti per l’innovazione di varietà e nuovi impianti”.
La ricerca rappresenta sempre la chiave di volta. “La straordinaria qualità e riconoscibilità della nostra ciliegia Ferrovia, va affiancata con le performance di nuove varietà che esprimano il proprio potenziale produttivo e di apprezzabilità in epoche diverse”, aggiunge Del Core.
Fonte: Il Sole 24 Ore