Cina, Stati Uniti ed Europa: chi guiderà l’oncologia del futuro?

Cina, Stati Uniti ed Europa: chi guiderà l’oncologia del futuro?

Negli ultimi anni la Cina è passata da semplice produttore di farmaci generici a protagonista dell’innovazione oncologica, arrivando a superare gli Stati Uniti nel numero di sperimentazioni cliniche. Un cambiamento reso possibile da ingenti capitali, talenti di ritorno dall’estero e un quadro regolatorio sorprendentemente rapido ed efficiente. Ma quali sono le implicazioni per pazienti, aziende e investitori? E come si ridefinirà l’equilibrio con Stati Uniti ed Europa? Ne parliamo con Servaas Michielssens, a capo del team healthcare di Candriam.

La Cina è ormai leader nelle sperimentazioni cliniche. Come si spiega questa crescita?

Negli ultimi dieci anni si è creata una combinazione favorevole. Da un lato molti ricercatori rientrati dall’Occidente hanno arricchito il bacino di competenze; dall’altro il settore ha ricevuto enormi finanziamenti tra il 2015 e il 2020, con la nascita di numerose biotech. A ciò si aggiunge un quadro regolatorio completamente rinnovato: la “Fda cinese” oggi è tra le più veloci al mondo. In media servono quattro anni per portare un farmaco sul mercato, la metà rispetto all’Occidente, e a costi ridotti fino al 95%.

Che impatto ha tutto questo sulle aziende locali?

Fonte: Il Sole 24 Ore