
Cinecittà, arrivano le dimissioni della presidente Chiara Sbarigia
Un altro scossone a Cinecittà. Arrivano nella serata di comenica le dimissioni di Chiara Sbarigia, presidente della società pubblica – con socio unico il Ministero dell’Economia a delle Finanze e diritti dell’azionista sono esercitati dal Ministero della Cultura, d’intesa con il Mef – che gestisce gli studios della cittadella del cinema a Roma
«Conclusosi con grande successo l’Italian Global Series Festival, che si è appena tenuto a Rimini e Riccione, in considerazione dei sempre crescenti impegni che implica la carica di Presidente dell’Associazione Produttori Audiovisivi in questo complesso momento storico di grandi trasformazioni, ho deciso di concentrare il mio impegno nella Presidenza di Apa e di candidarmi alla Presidenza della “Fondazione Maximo”, che stiamo costituendo con Agis e che guiderà il Festival, rappresentando per l’audiovisivo quello che i David di Donatello sono per il Cinema».
Questa la nota ufficiale che cozza però con ricostruzioni, che pure il ministero della Cultura si è affrettato a definire «fuorvianti», ma anche con tanti altri elementi, non ultimo un’intervista sul Sole 24 Ore di martedì scorso in cui la ormai ex presidente di Cinecittà – che resta però ancora alla guida dell’Apa, associazione che riunisce i produttori audiovisivi – definiva «una opportunità» il doppio incarico legato alle due presidenze, comunque oggetto da tempo di polemiche e critiche di chi metteva sul tavolo l’accusa di un conflitto di interesse.
Ringraziamenti per il lavoto svolto sono arrivati anche dal Mic, ma le voci vanno in senso opporsto e raccontano di ultime settimane un po’ tese con lo stesso ministro Giuli che avrebbe chiesto un passo indietro. A far precipitare la situazione – secondo le ricostruzioni – la questione legata a un collaboratore che avrebbe proposto a giornalisti moderazioni a pagamento a convegni in cambio di un occhio di riguardo sul presunto conflitto di interessi della presidente di Cinecittà e per il sottosegretario al Mic Lucia Borgonzoni, lasciando liberi invece di attaccare eventualmente il ministro. Parole troppo pesantri che non avrebbero trovato smentita e da qui il pressing per le dimissioni.
Fin qui la ricostruzione, definita, come detto, fuorbviante dal Ministero. Il tutto mentre oggi il titolare del dicastero, Alessandro Giuli, sarà come previsto in visita proprio a Cinecittà.
Fonte: Il Sole 24 Ore