
Cittadinanza, più di un terzo dei nuovi italiani risiede all’estero
Ius sanguinis
Dopo una prima rilevazione a campione effettuata nel 2024, nei primi tre mesi di quest’anno l’Istat ha mappato a 360 gradi il fenomeno delle acquisizioni per discendenza. I riconoscimenti relativi a residenti all’estero sono avvenuti per via consolare (52.558) o giudiziale (60.663) e hanno riguardato soprattutto cittadini del Brasile (60,8%) e dell’Argentina (22,3%), due Paesi meta di grandi ondate migratorie fra la fine dell’800 e l’inizio del 900, in cui difficoltà economiche e sociali spingono le richieste di passaporto italiano che consente di vivere e lavorare liberamente all’interno dell’Unione europea e di entrare senza visto negli Stati Uniti.
L’aumento di domande degli ultimi anni ha messo in forte difficoltà gli uffici coinvolti (consolati, Comuni e tribunali). Il decreto legge 36/2025, che ha circoscritto il riconoscimento automatico a figli e nipoti di cittadini italiani, arginerà le richieste ma lo smaltimento di quelle pendenti produrrà un elevato numero di riconoscimenti ancora per qualche tempo. Nei tribunali più oberati, come quello di Venezia, le udienze sono state fissate anche al 2027. E nella relazione tecnica al decreto legge si legge che la «forbice» fra le domande presentate ai consolati e la «concreta capacità di lavorazione» è talmente alta che «pur con una riduzione degli aventi diritto, la platea di richiedenti sarà in prospettiva comunque superiore alle capacità massime di lavorazione delle pratiche».
Le altre strade
A comporre la platea dei nuovi cittadini residenti all’estero ci sono anche i minori (9.416 nel 2024) e chi ha acquisito la cittadinanza per matrimonio o unione civile (3.662, il 67% donne).
Considerando invece i numeri dei neocittadini residenti in Italia, emerge l’impennata degli ultimi anni. Il dato delle 213.998 acquisizioni 2024 segna infatti un aumento del 68% rispetto al 2019, ma è in linea con il 2022 e il 2023. Lo scorso anno, in particolare, le quasi 91mila acquisizioni di cittadinanza per residenza sono salite del 6% rispetto al 2023 e calate della stessa quota rispetto al 2022, ma sono cresciute di oltre il 70% rispetto al 2019, quando erano meno di 53mila.
Nel 2024 sono invece stati quasi 61mila i neocittadini minori. E anche tra i residenti c’è chi ha chiesto la cittadinanza iure sanguinis: i riconoscimenti 2024 sono stati circa 27.500. Altri 20.600 sono diventati cittadini per matrimonio, mentre circa 14mila per “elezione” (neomaggiorenni stranieri nati in Italia).
Fonte: Il Sole 24 Ore