Cittadinanza, sì definitivo della Camera al decreto: è legge. Al via la “stretta”

Cittadinanza, sì definitivo della Camera al decreto: è legge. Al via la “stretta”

In una nota il Governo ha spiegato che pur mantenendo il principio di fondo della trasmissione automatica della cittadinanza iure sanguinis, basato sulla discendenza da cittadini italiani, con questo provvedimento si rafforza la necessità di un vincolo effettivo con l’Italia da parte dei figli nati all’estero da cittadini italiani. Questo anche al fine di un allineamento con gli ordinamenti di altri Paesi europei e per garantire la libera circolazione nell’Unione Europea solo da parte di chi mantenga un legame effettivo col Paese di origine.

Acquisto della cittadinanza da parte del minore straniero o apolide

Il minore straniero o apolide, discendente da padre o madre cittadini italiani per nascita, diviene cittadino italiano qualora i genitori medesimi, ovvero il tutore, dichiarino la volontà di acquisto di tale status. Successivamente a tale dichiarazione, il minore deve risiedere legalmente e continuativamente per almeno due anni in Italia o in alternativa, tale dichiarazione di volontà va presentata entro un anno dalla nascita del minore o dalla successiva data in cui sia stabilita la filiazione con un cittadino italiano, anche per adozione.Rinuncia alla cittadinanza italiana Il minore straniero o apolide divenuto cittadino italiano grazie alla norma precedente, il quale è in possesso della cittadinanza di altro Stato, può rinunciare alla cittadinanza italiana, una volta raggiunta la maggiore età.

Termine per la definizione di alcuni procedimenti di acquisto della cittadinanza

È di massimo ventiquattro mesi (non prorogabili) il termine per la definizione dei procedimenti di acquisto della cittadinanza da parte del coniuge di cittadino italiano o di concessione della cittadinanza con decreto del Presidente della Repubblica.

Requisito di residenza biennale per i figli minori di chi acquisti o riacquisti la cittadinanza

Il provvedimento prevede un requisito di residenza continuativa biennale in Italia, per l’acquisto della cittadinanza da parte di figli minori di genitore che acquisti o riacquisti la cittadinanza italiana, se conviventi.Controversie in materia di accertamento della cittadinanza. Nelle controversie in materia di accertamento della cittadinanza non sono ammessi il giuramento e la prova testimoniale. Inoltre nelle medesime controversie l’onere di provare l’insussistenza delle cause di mancato acquisto o di perdita della cittadinanza previste dalla legge ricade su colui il quale chiede l’accertamento della cittadinanza.

Stranieri discendenti da italiani ed ingresso per lavoro subordinato

Viene consentito l’ingresso e il soggiorno per lavoro subordinato, al di fuori delle quote massime di stranieri da ammettere nel territorio dello Stato per lavoro, per lo straniero residente all’estero, discendente di cittadino italiano e in possesso della cittadinanza di uno Stato di destinazione di rilevanti flussi di emigrazione italiana. La determinazione degli Stati di destinazione è rimessa a decreto del Ministro degli affari esteri.

Fonte: Il Sole 24 Ore