
CityWave, la torre «sdraiata» pronta entro il 2026
Sarà operativo entro il 2026 CityWave – a Milano – il quarto building direzionale di nuova generazione, detto anche “grattacielo sdraiato” che si sviluppa più in orizzontale che in verticale dello skyline delle tre torri di CityLife, è stato protagonista ieri della cerimonia di “posa della bandiera”, che tradizionalmente segna il completamento delle strutture e l’inizio di una nuova fase di costruzione. Un immobile che ha già locato “sulla carta” il 50% dei suoi spazi a più società. Tra queste, c’è Nexi, che vi trasferirà la propria sede.
Il progetto di CityWave, firmato da BIG – Bjarke Ingels Group – era risultato vincitore di un concorso ad inviti con la partecipazione di sei studi internazionali. Il cantiere è stato avviato ad agosto 2023, e la programmazione delle attività di costruzione, di cui è incaricata la Associazione Temporanea d’Impresa (A.T.I.) Colombo Costruzioni – CMB, prevede l’ultimazione dei fabbricati nel 2026. CityWave rappresenta un progetto unico nel suo genere dal punto di vista architettonico, ingegneristico e di sostenibilità.
La struttura avveniristica
La struttura ardita ed avveniristica è composta da due edifici con geometria variabile collegati da una copertura in legno ed acciaio (la “canopy”). Gli edifici East e West ospiteranno circa 60mila mq di uffici flessibili e luminosi, integrati con il quartiere ed il parco, e con la piazza coperta sotto la canopy.
Dal punto di vista ingegneristico, la canopy è un elemento strutturale costruito come un ponte sospeso tra due piloni, e presenta ambiziose sfide progettuali legate alla statica ed alla resistenza al vento. La copertura è realizzata con cavi di acciaio ancorati ai fabbricati che sostengono strati sovrapposti di legno, per assicurare resistenza, leggerezza e flessibilità.
La canopy sarà interamente rivestita da pannelli fotovoltaici per una estensione di circa 11.000 mq (più grande di un campo di calcio), che produrranno circa 1,3 MWh/anno. Il potente impianto fotovoltaico, combinato con l’utilizzo del geotermico per alimentare le pompe di calore, consentirà un risparmio energetico del 30-40% rispetto al consumo di un fabbricato di volumetria equivalente. Inoltre, l’ampio utilizzo di fonti energetiche rinnovabili eviterà l’immissione in atmosfera di circa 400 tonnellate di anidride carbonica ogni anno, pari alla CO2 assorbita da 15mila alberi.
«Oggi raggiungiamo un obiettivo molto importante per il progetto: con il completamento dei getti dei solai la struttura dei fabbricati è ultimata – ha detto Marco Beccati, direttore tecnico di CityLife Spa -. Da ora il lavoro si concentra sul montaggio delle facciate e degli impianti all’interno, mentre in parallelo le opere di completamento della copertura del fabbricato proseguiranno a ritmi serrati. Il nostro obiettivo è di avere il fabbricato completamente fuori acqua per i primi mesi del prossimo anno. Ora il profilo architettonico di CityWave è completamente riconoscibile nella sua interezza e nella sua bellezza».
«Quello che abbiamo cercato di fare qui – ha dichiarato Bjarke Ingels, fondatore e direttore creativo, BIG-Bjarke Ingels Group – è resistere alla tentazione di aggiungere un’altra torre al già maestoso complesso urbano di CityLife, e piuttosto creare uno spazio urbano davvero invitante come porta d’accesso a questo nuovo quartiere. Il tetto solare della tettoia in legno che unisce i due edifici fornisce ombra e riparo per la vita della città, e funge da gesto urbano di performance ambientale e sociale. Come un’interpretazione del XXI secolo della Galleria Vittorio Emanuele II, CityWave è una diretta continuazione della ricerca di fornire nuove forme di spazio pubblico per la città».
CityWave è l’unico edificio in Italia ad aver raggiunto tre certificazioni internazionali di sostenibilità ai massimi livelli: la certificazione WiredScore Platinum, la pre-certificazione Well v2 Core Platinum e la pre-certificazione Leed Core Shell v4 Platinum.
Fonte: Il Sole 24 Ore