Closer, una mostra per riflettere sulla comunicazione

Closer, una mostra per riflettere sulla comunicazione

Spazializzazione del suono

Si gioca con lo spettro delle frequenze dell’udibile: 16 voci elettroniche autonome mettono in atto il concetto di coralità per cui ciascuna delle parti contribuisce a creare una spazializzazione del suono. Ogni altoparlante modula il contenuto e, a seconda del proprio timbro, restituisce una sfumatura sonora diversa.

Durante la performance inaugurale What’s the story behind it? tutta la stanza ha vibrato creando un’atmosfera suggestiva e toccando alcune corde intime delle persone in ascolto.

Enej Gala (Lubiana, 1990) ha realizzato invece delle sculture che incarnano la dimensione archetipica della comunicazione, i poli dell’emittente e del ricevente. Ear to mouth, mouth to ear è un’opera silenziosa, nonostante parli di suono, del mondo della parola. Due figure sono letteralmente avvitate insieme in una prova di forza, di comunicazione obbligata e per questo “lacerante”: la prima ha le orecchie “perforate”, alla seconda è occlusa la possibilità di proferire parola. Questo impedimento è doloroso ma la condizione più critica è quella dell’impossibilità di trovare un’intesa, una corrispondenza verbale e di intenzioni in una realtà geopolitica sempre più frammentata e babelica, affogata da un patriottismo tossico.

Radio Solaire è un video-documentario su Giorgio Lolli (1943-2023), Bolognese, ex operaio e sindacalista che si forma all’epoca delle radio libere. La sua vita avventurosa lo porta a trasferirsi in Africa centrale, prima nel 1978 in Eritrea, poi Ghana, Mauritania, fino a raggiungere villaggi remoti in Mali, Togo, Senegal e Burkina Faso. Supporta i fronti di indipendenza dei Paesi che rivendicano l’autonomia dalle politiche coloniali. In quarant’anni, Lolli installa più di 500 stazioni radio in tutto il continente. L’Antenna Radio diventa metafora di libertà e potere politico, restituendo voce a chi ne era privo. Le Radioline trasmettono un podcast che racconta le avventure di Lolli, venuto a mancare l’anno scorso. I teli coloratissimi rappresentano una mappatura, sono gli stessi che Lolli prendeva nei mercati locali: li usava per insonorizzare le stazioni radiofoniche provvisorie.

Tre artisti – Federico Bacci, Massimo Carozzi e Francesco Eppesteigher – sono andati in Senegal per continuare a realizzare i sogni egualitari di Giorgio Lolli e hanno montato un’antenna in un luogo sperduto.

Fonte: Il Sole 24 Ore