Cnh: «Il mercato riparte da Italia e Polonia. Il futuro? L’agricoltura di precisione»

Cnh: «Il mercato riparte da Italia e Polonia. Il futuro? L’agricoltura di precisione»

Due anni fa è passato dalla guida di Iveco a Cnh, in una fase negativa di mercato che ha visto i due settori di riferimento, Agricoltura e Costruzioni, contrarsi in chiave ciclica. Il ceo Gerrit Marx, a Torino la settimana scorsa per partecipare ad uno dei talk dell’Italian Tech Week, insieme al numero uno del Gruppo per l’area Emea, Markus Müller, analizza i macro trend che stanno caratterizzando soprattutto il settore agricolo, core per il Gruppo controllato da Exor, con i brand Case e New Holland. Da un lato c’è la tecnologia, «vera chiave per un modello di agricoltura sostenibile» sottolinea Marx, dall’altro c’è la spinta a consolidare e accrescere la presenza sui mercati, in Europa e in aree in espansione come l’India.

«Abbiamo raggiunto il livello di mercato più basso – spiega Marx – e siamo alle prese con una situazione molto difficile. Non ci aspettiamo grandi cambiamenti nel corso del 2026, ma vediamo qualche spiraglio, la luce in fondo al tunnel, in particolare nel comparto dei trattori, dove negli ultimi mesi abbiamo ottenuto di più sul lato retail». Il Gruppo ha registrato nel primo semestre dell’anno un calo dei ricavi del 17% dopo un 2024 in contrazione di 20 punti percentuali, a 19,8 miliardi, sul 2023. Italia, Polonia e anche Germania, dice Marx, stanno migliorando, mentre Uk e Francia restano mercati impegnativi. «L’anno prossimo ci aspettiamo una ripresa intorno al 5% nel settore». E sarà la famiglia dei trattori T7 la protagonista del prossimo appuntamento con Agritechnica, a novembre, il più importante appuntamento in Europa per il settore agricolo, dove Cnh presenterà la nuova gamma, allestita con tecnologia CVT (Conuinuous variable transmission), per una migliore efficienza.

Francia e Germania – «paese dove Cnh è sotto le sue possibilità» sottolinea Marx – rappresentano da soli tra il 40 e il 50% dei profitti del comparto trattori. «Ma sulla Germania, ad esempio, non ci siamo mai davvero concentrati, non è un caso che Markus Müller sia oggi a capo della regione Emea per il Gruppo» aggiunge il ceo. Migliorare le quote di mercato in questo comparto in Europa, dunque, rappresenta un driver importante almeno quanto quello di crescere su mercati assai promettenti com l’India, dove Cnh ha tre fabbriche e ne sta aprendo una quarta, per i trattori di piccole dimensioni.

L’investimento non è ancora stato quantificato ma l’India, conferma Marx, è mercato chiave, non tanto per i “margini” quanto per i volumi. «Ogni anno vengono prodotti 1,8 milioni di trattori in tutto il mondo, metà di questi in India. L’India come mercato strategico per noi perché guadagnare quote di mercato in India contro i produttori indiani ci dà la ricetta per batterli in aree come il Sud America, dove stanno crescendo».

Fonte: Il Sole 24 Ore