Cohousing, così le famiglie possono risparmiare sui servizi di welfare

Cohousing, così le famiglie possono risparmiare sui servizi di welfare

La selezione degli inquilini avviene tramite bandi pubblici che mettono al centro le esigenze familiari e i residenti sono coinvolti attivamente nella gestione degli spazi comuni. Coabitare offre un supporto pratico alle mamme grazie alla creazione di spazi condivisi come le baby room, le aree gioco per bambini, e il coworking, che permettono alle madri di lavorare in un ambiente protetto o di interagire con altre famiglie. Così come avviene anche negli orti urbani e nelle aree comuni, dove vengono promossi attività culturali e sociali. Questo sistema non solo riduce l’isolamento, ma favorisce anche la creazione di una comunità di supporto che può alleviare le difficoltà quotidiane legate alla genitorialità, in particolare nelle aree urbane densamente popolate.

A Milano invece è attiva Piazze Aperte, l’idea dell’ammirazione comunale per riqualificare gli spazi pubblici inutilizzati, trasformandoli in aree sicure e pedonali dove mamme e bambini possono incontrarsi. Questo programma non prevede l’assegnazione diretta di alloggi, ma incide sulla qualità della vita delle madri attraverso la trasformazione degli spazi urbani. Il Comune di Milano, attraverso la collaborazione con cittadini e associazioni locali, pianifica gli interventi di riqualificazione, cercando di dare priorità alla sicurezza e all’accessibilità dei quartieri attraverso la creazione di piazze pedonali e le aree verdi. L’obiettivo è ridurre l’inquinamento acustico e atmosferico, presentando spazi di gioco sicuri, aree di sosta e punti di ritrovo per mamme e piccoli.

Nel Rione Sanità di Napoli, Casa dei Cristallini è invece un progetto nato per rispondere ai bisogni educativi e sociali delle famiglie. Il Comune di Napoli, insieme ad associazioni locali, ha dato vita a questo centro comunitario che offre supporto ai bambini e alle madri in difficoltà. L’Associazione Progetto Cristallini gestisce le attività educative e culturali, mentre il Comune facilita l’accesso e il sostegno economico per le famiglie più vulnerabili. Le madri possono usufruire di spazi dedicati per partecipare a laboratori e sessioni di supporto psicologico, ma anche per interagire con altre mamme e genitori. L’impatto di Casa dei Cristallini si misura anche nella sua capacità di rafforzare la fiducia della comunità nel quartiere, che diventa un elemento importante per ridurre la solitudine delle mamme.

Progetti come Lesmos a Lecce e Amicar Flegreo a Monte di Procida, infine, pur non essendo pensati esclusivamente per le madri, offrono benefici concreti alla loro quotidianità. Migliorando la mobilità urbana attraverso servizi di bike e car sharing (specializzati anche nell’accompagnamento di persone con limitata autonomia), questi progetti rendono più semplice ed economico spostarsi in città aiutando le madri a raggiungere con maggiore facilità scuole, servizi sanitari e luoghi di lavoro. Questo è particolarmente utile per chi non dispone di un’auto privata o vive in contesti con scarse connessioni di trasporto.

Le prospettive future

Oggi serve insomma un urbanismo differente che integri le esigenze delle madri, perché conoscere chi utilizza la città ogni giorno permette di progettare spazi più logici e sicuri capaci di avere un impatto anche sull’economia locale. Queste città stanno nascendo e i servizi di supporto alla maternità non hanno soltanto un peso in termini di giustizia sociale, ma sono un vero e proprio investimento sul futuro delle nuove generazioni.

Fonte: Il Sole 24 Ore