Come la scienza delle relazioni trasforma comunicazione e successo

Come la scienza delle relazioni trasforma comunicazione e successo

Le relazioni costituiscono la vera chiave del successo personale e professionale: è un assioma su cui molti esperti di gestione aziendale concordano. Perché allora non trattarle come una materia scientifica da studiare? Perché non apprendere e fare propri strumenti pratici per migliorare la comunicazione, creare connessioni autentiche e raggiungere traguardi sempre più ambiziosi? È quanto si è chiesto Luca Brambilla, EMBA Professor alla Polimi GSoM (Graduate School of Management) e Direttore dell’Accademia di Comunicazione Strategica, una delle prime società in Italia specializzate in consulenza negoziale per executive. Nel suo ultimo saggio, “La scienza delle relazioni – Compendio di comunicazione strategica”, affronta in modo approfondito gli impatti, le criticità e le opportunità legate a questa tematica, rivolgendosi non solo agli addetti ai lavori ma anche a leader aziendali, organizzatori, rappresentanti di istituzioni e associazioni. In questa lunga intervista con l’autore abbiamo provato a focalizzare gli aspetti chiave di un percorso che può portare a “dominare”, in accezione positiva, questa scienza per relazionarsi in maniera più efficace.

In che contesto si inserisce la riflessione sulla comunicazione strategica che propone nel suo libro?

È una domanda molto profonda e complessa, alla quale si può rispondere compiutamente solo attraverso alcuni passaggi preliminari di contesto, che ci aiutano a inquadrare la questione. Il primo di questi riguarda ciò che abbiamo osservato: esiste una sorta di trilogia, una sequenza di tre elementi fondamentali – obiettivi, relazioni e comunicazione – che sono tra loro interconnessi. Possiamo vederli come un percorso dall’alto verso il basso, o viceversa, ma è evidente in ogni caso che, se si vogliono raggiungere obiettivi realmente sfidanti in uno scenario sempre più interconnesso e veloce, nessuno ce la può fare da solo. Nessuno, oggi, può pensare di agire in isolamento, ed è quindi fondamentale costruire alleanze relazionali, autentiche e solide.

E qui entra in gioco la comunicazione…

Fonte: Il Sole 24 Ore