Comunicato sindacale del comitato di redazione del Sole 24 Ore
Ieri sul Sole 24 Ore come su altre testate italiane è apparsa un’informazione pubblicitaria che, ricordando la tragica ricorrenza del 7 ottobre, faceva riferimento all’«ideologia dell’odio e della violenza» che «ogni giorno s’infiltra nelle piazze delle città italiane» e che starebbe «permeando i luoghi dove si forma il pensiero: le scuole, le università, la cultura. E i mezzi d’informazione».
Oltre al merito – la ricostruzione parziale, semplicistica e ideologica veicolata dal messaggio pubblicitario – contestiamo il metodo: gli spazi pubblicitari di un giornale non possono diventare un porto franco, attraverso il quale far passare messaggi gratuitamente provocatori. Lo dobbiamo ai nostri lettori e ancora di più alla realtà dei fatti. Fatti che i giornalisti – quelli internazionali cui è precluso l’accesso a Gaza e quelli palestinesi che muoiono sotto le bombe dell’esercito israeliano – stanno documentando al meglio delle loro possibilità.
Riteniamo inoltre sbagliato associare le grandi manifestazioni dei giorni scorsi di solidarietà con il popolo palestinese, che hanno avuto una partecipazione di massa, con posizioni filo terroristiche. Ribadiamo questi principi, nel rispetto dell’indiscutibile tragedia vissuta il 7 ottobre dal popolo di Israele che tutti quanti commemoriamo insieme.
Il CDR
Fonte: Il Sole 24 Ore