«Con una evasione dell’80% è impossibile realizzare i piani di sviluppo»

«Con una evasione dell’80% è impossibile realizzare i piani di sviluppo»

«La gestione di un’area industriale di 4mila ettari, che ospita 2.500 imprese, richiede fondi disponibili, finanziamenti pubblici e soprattutto condivisione e collaborazione da parte delle imprese. Noi non disponiamo a sufficienza di tutto ciò». Ne ha per tutti la presidente del Consorzio Asi di Caserta che gestisce l’area industriale più grande del Mezzogiorno, Raffaela Pignetti, combattiva e decisa a difendere fino in fondo l’operato dell’ente che guida.

Agli imprenditori casertani, rappresentati dalla territoriale di Confindustria _ che nei giorni scorsi aveva denunciato sia la richiesta da parte del consorzio industriale di oneri esosi, non conformi alla delibera ad hoc adottata dalla Regione Campania, sia la erogazione di servizi inadeguati _ la presidente Pignetti prima mostra i muscoli e snocciola i conti dell’ente, poi rivolge un invito alla collaborazione. «Un dato per tutti _ dice _ le imprese localizzate nelle aree industriali sono tenute a corrispondere al Consorzio oneri di gestione e manutenzione, ma qui registriamo una evasione dell’80%. Solo con l’incasso coattivo arriviamo al 60% di quanto dovuto». «E _ sostiene _ è un risultato importante poichè nel 2015, anno della mia nomina, l’incasso medio annuo era solo del 5% e l’ente era in uno stato di grave dissesto».

Ma questo è solo l’ultimo atto di una querelle tra Consorzio Asi e Confindustria Caserta che va avanti da tempo. Di fronte alle reiterate denunce delle imprese, la Regione Campania nel 2024 era intervenuta approvando una delibera con cui fissava tetti massimi alle tariffe e introduceva il principio secondo cui solo la effettiva erogazione dei servizi può far maturare a carico dei fruitori l’obbligo di pagare corrispettivi. L’Asi ha impugnato il provvedimento della Regione davanti al Tar della Campania. Senza successo: il Tar ha rigettato il ricorso con sentenza pubblicata il 5 giugno 2025 e ha imposto al Consorzio di adeguarsi alla delibera regionale.

Pignetti contesta una ad una le obiezioni degli imprenditori. «Ci siamo adeguati alla sentenza del Tar con una delibera del 13 giugno _ precisa _ quindi tempestivamente. E abbiamo pubblicato la delibera come d’obbligo per 30 giorni». Quanto alla retroattività dell’adeguamento tariffario, ci tiene ad aggiungere: «Non ve ne è richiesta nella sentenza del Tar Campania». La presidente annuncia che il Consorzio Asi presenterà ricorso in appello al Consiglio di Stato.

Fonte: Il Sole 24 Ore