Concorso Agenzia delle entrate, al via le prove scritte per 2.700 funzionari per attività di controllo

Concorso Agenzia delle entrate, al via le prove scritte per 2.700 funzionari per attività di controllo

Al via le prove scritte del bando dell’agenzia delle Entrate per 2.700 funzionari. Il bando riguarda l’area giuridico-tributaria e i selezionati saranno destinati a svolgere attività legate al controllo e ai servizi fiscali. La procedura prevede un’unica prova scritta. Le prove si svolgono nei giorni 29, 30 e 31 ottobre 2025. Il candidato che non si presenta nel giorno, luogo ed ora stabiliti è escluso dalla prova. Per essere ammessi a sostenere la prova i candidati devono essere muniti di un valido documento di riconoscimento.

Le materie della prova scritta

La prova d’esame consiste in una serie di quesiti a risposta multipla volti ad accertare la conoscenza nelle seguenti materie: diritto tributario ed elementi di teoria dell’imposta; diritto civile e commerciale; diritto dell’Unione Europea; diritto amministrativo; contabilità aziendale; diritto fallimentare e della crisi e dell’insolvenza d’impresa; elementi di diritto penale, con particolare riferimento ai reati contro la pubblica amministrazione e ai reati tributari. Durante la prova scritta si procede anche all’accertamento della lingua inglese e della conoscenza dell’uso delle apparecchiature e delle applicazioni informatiche più diffuse. La prova è valutata in trentesimi e s’intende superata con il punteggio di 21/30.

Le condizioni di impiego

I candidati dichiarati vincitori e in regola con la documentazione richiesta sono assunti in servizio, previa sottoscrizione del contratto individuale di lavoro a tempo indeterminato, e sono tenuti a permanere nella sede di prima destinazione per un periodo non inferiore a cinque anni. Ai nuovi assunti viene attribuito il trattamento economico corrispondente all’Area dei Funzionari, con un differenziale iniziale “D0”, come previsto dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del comparto Funzioni Centrali – periodo 2022-2024. Per quanto riguarda la collocazione geografica dei posti, ai primi posti della classifica delle regioni troviamo la Lombardia (555), il Lazio (463) e, distanziate, Puglia e Sicilia (165 posto ciascuna) seguite da Emilia Romagna (160) e Piemonte (158). I candidati devono scegliere, a pena di esclusione, una sola sede, centrale, regionale o provinciale.

Fonte: Il Sole 24 Ore