
Condizionatori: dai bonus alla manutenzione, i 10 consigli Enea per ridurre i costi del 50%
In questi giorni di grande caldo la disponibilità di un condizionatore che dia un po’ di refrigerio fa la differenza. ENEA dà qualche dritta su come rendere più fresca la propria casa con un occhio alla bolletta, ma anche su come renderla più green: oltre a come migliorare le prestazioni dei condizionatori già installati, infatti, gli esperti dell’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile raccomandano di sostituire il vecchio climatizzatore con un sistema unico a pompa di calore, in grado di raffrescare gli ambienti in estate e di riscaldarli in inverno, riducendo costi e impatto ambientale.
«In Italia sono attualmente installate, tra sistemi autonomi e centralizzati, oltre 19 milioni di caldaie a gas, di cui almeno 7 milioni con più di 15 anni di vita. C’è quindi un enorme potenziale di efficientamento a disposizione, considerando anche i circa 1,7 milioni di climatizzatori mono e multi-split installati prima del 2013, molto meno efficienti degli attuali e ormai prossimi al loro fine vita», spiega Nicolandrea Calabrese responsabile del Laboratorio ENEA Efficienza energetica negli edifici e sviluppo urbano. «Grazie a questo intervento, infatti, una famiglia tipo che vive in un appartamento di circa 70 m² può arrivare a ridurre i costi della climatizzazione estiva e invernale del 49% a Napoli, del 47% a Roma e del 46% a Milano. Poi con le detrazioni fiscali si può rientrare delle spese di sostituzione dell’impianto in circa 6 anni e mezzo in città come Napoli e Roma e in circa quattro anni e mezzo a Milano», continua il ricercatore.
ENEA consiglia di adottare 10 accorgimenti nell’utilizzo dei climatizzatori, in modo da massimizzare benefici ambientali, comfort e risparmio energetico.
Eccoli:
1) Manutenzione regolare
Il climatizzatore richiede pulizia e manutenzione per funzionare correttamente, tenendo sempre sotto controllo i tubi del circuito refrigerante che sarebbe utile isolare termicamente. I consumi di energia elettrica di una macchina che lavora sotto sforzo per mancanza di manutenzione arrivano fino al 30% in più rispetto ai parametri di fabbrica. Oltre all’aspetto energetico, è importante sottolineare che nei filtri dell’aria e nelle ventole dei condizionatori non manutenuti si annidano più di frequente muffe e batteri dannosi per la salute, tra i quali il batterio della legionella che può essere mortale. La normativa prevede l’obbligo del libretto impianto e di controlli periodici per gli impianti con una potenza superiore a 12 kW per quelli estivi e a 10 kW per quelli invernali.
Fonte: Il Sole 24 Ore