Condotte: ripartono i lavori del Policlinico di Caserta

Ripartono i lavori del Policlinico di Caserta, fermi da inizio 2018, per via dei problemi della società costruttrice, Condotte, salvata dal fallimento dal governo che ne ha affidato la gestione a una terna commissariale (Giovanni Bruno, Gianluca Piredda e Matteo Uggetti). «É una giornata simbolica per tutta la Campania. Il Policlinico di CaserTa è la prima grande opera che riparte nel 2021, la prendiamo come il simbolo di una rinascita, di una ripresa di investimenti, di sviluppo», ha detto il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, intervenendo all’inaugurazione della ripartenza del cantiere. Per De Luca è la seconda inaugurazione della struttura, visto che già nel marzo 2017, dopo un altro stop ai lavori per problemi relativi ai pagamenti da parte della Regione (i ritardi riguardavano la giunta precedente guidata da Stefano Caldoro) e delle lentezze burocratiche dovute all’approvazione di varianti al progetto originario, De Luca venne al Policlinico per tagliare il nastro; di lì a pochi mesi però, i lavori si fermarono nuovamente per i problemi di Condotte.

De Luca: opera va integrata nel tessuto urbano

«Quello del Policlinico – ha ricordato De Luca – è un progetto partito 22 anni fa, ed è un po’ il simbolo di un Paese che fa fatica a realizzare opere pubbliche; nel tempo ci sono state crisi aziendali, rescissioni contrattuali, ma anche un impegno straordinario del rettore dell’Università Vanvitelli (proprietaria dell’opera, ndr) per far riprendere i lavori, un impegno del Comune di Caserta. Inoltre c’è stato e ci sarà un impegno finanziario della Regione Campania per un importo di 50 milioni di euro, che serviranno a dotare il Policlinico delle migliori attrezzature e delle tecnologie più all’avanguardia sia in Italia che nel mondo».

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«Dobbiamo fare in modo che il tempo perduto diventi un’opportunità – ha aggiunto De Luca -. Abbiamo poi un accordo con il Comune di Caserta per realizzare le infrastrutture relative alla mobilità – sia su strada che su ferro; sono opere fondamentali per evitare che il Policlinico sia un grande complesso in una specie di deserto. Questa opera, straordinaria per il sistema sanitario, deve essere integrata nel tessuto urbano».

Piredda: da lunedì i primi venti operai in cantiere di ritorno dalla Cig

Gianluca Piredda, uno dei tre commissari che gestisce la procedura concorsuale di Condotte, ha chiarito che «lunedì i primi venti operai di ritorno dalla cassa integrazione saranno in cantiere, per fine mese ne saranno sessanta». A regime, ha evidenziato, saranno oltre cento i lavoratori, quasi tutti del posto, che lavoreranno al Policlinico, tra cui vanno compresi anche quelli delle ditte subappaltatrici. É un’opera attesa da oltre venti anni, tra le più costose del Mezzogiorno, i cui lavori, come detto, si sono fermati tre volte per periodi anche lunghi, ma poi sono sempre ripartiti.

Nicoletti: lavori procederanno spediti fino alla fine

Questa volta, però, ha assicurato Gianfranco Nicoletti, rettore dell’Università della Campania Luigi Vanvitelli, proprietaria dell’opera, «i lavori procederanno spediti fino alla fine». Il Policlinico, ha sottolineato il Rettore, «è un’opera strategica perché ci permetterà di formare le migliori generazioni di professionisti e ricercatori di alta qualificazione: sarà un’opera a misura di studente e paziente». Nicoletti ha ereditato la “questione” Policlinico nel novembre scorso, mese in cui si è insediato, dal precedente rettore, Giuseppe Paolisso, che «tanto ha lavorato – ha ricordato Nicoletti – per far ripartire i lavori». É stata decisiva, per la ripartenza, la transazione intervenuta un mese fa tra Università e Condotte. «Con Condotte – ha spiegato ancora Nicoletti – c’è un rapporto straordinario, la società ha collaborato in maniera fattiva. Mi sento di affermare che in 32 mesi ci sarà la consegna dell’intero edificio, mentre entro 20 mesi avremo il blocco destinato alla didattica. Far ripartire il cantiere è stato difficile, lungo e complesso, ma devo dire che gli enti preposti ci sono stati vicini per chiudere la quadra, dal Mur (Ministero Università e Ricerca, ndr) alla Regione Campania». L’opera, ha spiegato, costerà complessivamente 174 milioni di euro, da spendere ancora 110 milioni. La Regione, che cofinanzia l’infrastruttura, garantirà l’acquisito degli arredi interni e delle attrezzature tecnologiche per 50 milioni di euro. Al momento il Policlinico è completo al 30%; è stata infatti ultimata la sola struttura in cemento armato.

Fonte: Il Sole 24 Ore