Congo, 40 morti in un attacco a una chiesa cattolica

Congo, 40 morti in un attacco a una chiesa cattolica

Oltre 40 persone sono state uccise in un attacco a una chiesa cattolica nell’est della Repubblica democratica del Congo da parte di ribelli sostenuti dallo Stato Islamico. Lo scrive l’Associated Press online citando i media locali, mentre l’esercito ha confermato almeno 10 vittime e un leader della società civile ha parlato di almeno 21 morti. Si ritiene che l’attacco sia stato compiuto da membri delle Forze Democratiche Alleate (Adf), armati di machete, che hanno fatto irruzione nella chiesa nella città di Komanda, nella provincia di Ituri, intorno all’una di notte. Diverse case e negozi sono stati incendiati

“Più di 21 persone sono state uccise a colpi d’arma da fuoco all’interno e all’esterno” della chiesa “e abbiamo registrato almeno tre corpi carbonizzati e diverse case bruciate. Ma le ricerche continuano”, ha dichiarato all’Associated Press online Dieudonne Duranthabo, coordinatrice della società civile a Komanda. Il tenente Jules Ngongo, portavoce dell’esercito congolese nella provincia di Ituri, ha confermato 10 morti nell’attacco. Filmati condivisi online sembrano mostrare strutture in fiamme e corpi sul pavimento della chiesa.

Una stazione radio sostenuta dalle Nazioni Unite ha dichiarato che 43 persone sono state uccise, citando fonti di sicurezza. Ha affermato che gli aggressori provenivano da una roccaforte a circa 12 chilometri dal centro di Komanda e sono fuggiti prima dell’arrivo delle forze di sicurezza. Il Congo orientale ha subito attacchi mortali negli ultimi anni da parte di gruppi armati, tra cui le Adf e i ribelli sostenuti dal Ruanda. Le Adf, che hanno legami con lo Stato Islamico, operano al confine tra Uganda e Congo e spesso prendono di mira i civili. Il gruppo ha ucciso decine di persone nell’Ituri all’inizio di questo mese, in quello che un portavoce delle Nazioni Unite ha descritto come un bagno di sangue.

«Esprimo la più ferma condanna per l’attentato a una chiesa a Komanda, nella Repubblica Democratica del Congo, dove un gruppo terrorista legato all’ISIS ha ucciso oltre 40 civili». Così il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, su X. «I luoghi di culto vanno sempre preservati e la libertà religiosa tutelata. L’Italia è vicina alle famiglie delle vittime e al popolo congolese», ha aggiunto.

Fonte: Il Sole 24 Ore