Consiglio Ue: «Entro ottobre road map per la difesa comune». Monito a Israele su Gaza
I 27 leader Ue hanno incaricato la Commissione e l’alto rappresentante Kaja Kallas di presentare «una tabella di marcia» entro ottobre per raggiungere l’obiettivo della prontezza comune – ovvero il piano di riarmo europeo, ndr – in materia di difesa entro il 2030. I leader hanno dedicato al tema la prima parte della due giorni del Consiglio europeo in corso a Bruxelles oggi e domani, con i principali leader reduci dal vertice Nato all’Aja che ha visto l’impegno dei paesi dell’Alleanza atlantica a portare al 5% del pil le spese per la difesa entro il entro il 2035. I 27 hanno poi sottolineato la necessità di affrontare, in modo urgente, «le carenze critiche in termini di capacità, il finanziamento dell’aumento delle spese per la difesa e la promozione di partenariati con partner che condividono gli stessi principi».
A proposito del Medio Oriente, il Consiglio Ue ha affermato con forza che «i negoziati restano l’unica soluzione per il nucleare in Iran». Al tempo stesso arriva l’appello a Israele affinché sblocchi gli aiuti per Gaza con l’alto commissario Kallas incaricata di proporre possibili misure verso Tel Aviv per violazioni dei diritti umani.
«L’Ue rimane fortemente impegnata a favore della pace, della sicurezza e della stabilità in Medio Oriente: il Consiglio europeo accoglie con favore la cessazione delle ostilità ed esorta tutte le parti a rispettare il diritto internazionale, a dar prova di moderazione e ad astenersi da azioni che potrebbero portare a una nuova escalation», si legge nelle conclusioni del vertice Ue per la parte sul Medio Oriente. L’Ue continuerà «a contribuire a tutti gli sforzi diplomatici volti a ridurre le tensioni e a trovare una soluzione duratura alla questione nucleare iraniana, che può essere raggiunta solo attraverso negoziati».
Al tempo stesso «il Consiglio europeo chiede un cessate il fuoco immediato a Gaza e il rilascio incondizionato di tutti gli ostaggi, che porti alla fine permanente delle ostilità. Deplora la terribile situazione umanitaria a Gaza, il numero inaccettabile di vittime civili e i livelli di fame. Invita Israele a revocare completamente il blocco su Gaza». I 27 «prendono nota» del report dell’Alto Rappresentante Kaja Kallas e invitano il Consiglio a proseguire le discussioni in luglio, tenendo conto dell’evoluzione della situazione sul terreno.
Il presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa, sulla base del dibattito che si è svolto sulle violazioni dei diritti umani da parte di Israele a Gaza e in Cisgiordania, ha incaricato la Kallas di «proporre possibili misure» in vista dal prossimo Consiglio Affari Esteri di luglio. La richiesta non si è comunque traslata in una modifica delle conclusioni scritte ma rientra nelle prerogative di Costa.
Fonte: Il Sole 24 Ore