
Consulenti del lavoro, dal territorio spinta al fisco digitale
Una spinta che passa sempre più dal territorio. La strada del fisco digitale indicata come bussola dal protocollo d’intesa di poche settimane fa (si veda «Il Sole 24 Ore» del 28 maggio) sta diventando ogni giorno più concreta attraverso il lavoro dei tavoli tecnici di confronto tra consulenti del lavoro e uffici provinciali delle Entrate. L’obiettivo è di giocare tutte le carte sul tavolo della semplificazione, continuamente invocata quando si parla di fisco in Italia e che, però, appare quasi come una chimera irraggiungibile.
Il percorso avviato
Con la prospettiva dei piccoli (o grandi, a seconda dei punti di vista) passi avanti, l’accordo firmato dal presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei consulenti del lavoro, Rosario De Luca, e dal direttore delle Entrate, Vincenzo Carbone, si sta incamminando su un percorso di confronto quotidiano tra i professionisti iscritti all’Ordine e uomini e donne dell’amministrazione finanziaria. «Siamo particolarmente soddisfatti – spiga De Luca al Sole 24 Ore – di vedere come sul territorio siano partiti i tavoli tecnici di confronto per concretizzare gli impegni sottoscritti a livello centrale con la firma del protocollo. Naturalmente bisognerà lavorare per estendere progressivamente in tutta Italia gli effetti ma i segnali sono incoraggianti e si può arrivare sia a semplificare gli adempimenti sia a rendere più agevole il confronto con il Fisco».
Sempre più Civis
Del resto, l’impegno assunto con l’accordo di fine maggio era reciproco. Il Consiglio nazionale dei consulenti del lavoro aveva dato la propria disponibilità a promuovere presso tutti gli iscritti, tramite iniziative di formazione da avviare sul territorio nazionale in collaborazione con i Consigli provinciali, l’utilizzo «prioritario» dei servizi digitali e a distanza disponibili, attraverso l’appuntamento telefonico e in videochiamata, invece dell’accesso fisico presso gli uffici territoriali delle Entrate. E allo stesso tempo, i consulenti del lavoro si sono impegnati a promuovere un utilizzo sistematico di Civis (il canale di assistenza telematica dell’Agenzia), utilizzando i servizi che progressivamente saranno implementati ed estesi. Proprio su Civis il protocollo ha previsto l’integrazione di una funzionalità che consenta la richiesta di riesame in caso di irregolarità da controllo automatizzato e la possibilità di fornire ulteriori informazioni fiscali nel cassetto fiscale online per agevolare la gestione degli adempimenti.
Informazione e formazione
E, siccome la tecnologia non basta da sola se poi non si è pienamente in grado di conoscerla, utilizzarla e gestirla, l’altro versante che coinvolgerà Agenzia e consulenti del lavoro è quello delle iniziative informative e formative per favorire l’aggiornamento degli operatori. Anche in questa direzione l’impulso che arriverà dai territori risulterà decisivo. Sempre nel segno dell’obiettivo di semplificare la vita ai contribuenti e ai professionisti che li assistono.
Fonte: Il Sole 24 Ore