Consumi, il Sud acquista più alimentari e l’industria sposta le produzioni

Consumi, il Sud acquista più alimentari e l’industria sposta le produzioni

Le regioni del Sud Italia si rivelano motore dei consumi alimentari nazionali e hub strategico per l’industria alimentare italiana. L’ultimo report Agrimercati evidenzia come nel primo trimestre 2025 le famiglie meridionali abbiano incrementato la spesa alimentare del 5,5%, il dato più alto a livello nazionale, concentrandosi su carni, prodotti ittici, lattiero-caseari, frutta e verdura fresca. Paradossalmente, nonostante la maggiore spesa alimentare, i consumi fuori casa nel Meridione restano limitati: secondo il Rapporto strategico 2025 di Italgrob e Afdb, la spesa alimentare “out of home” al Sud vale solo circa il 60% rispetto al Nord Italia.

Da sempre, però, il Meridione destina comunque alla spesa alimentare un budget superiore rispetto al resto d’Italia: secondo l’ultima analisi Coldiretti su dati Istat 2023, queste regioni registrano una spesa di 551 euro mensili, superiore alla media nazionale di 526 euro e significativamente più alta rispetto al Nord Ovest (505 euro) e Nord Est (518 euro). Il dato assume particolare rilevanza se confrontato con la situazione economica generale del Mezzogiorno: nonostante il Pil pro capite del Sud si attesti a 21.714 euro contro i 39.786 del Nord, i consumi alimentari rappresentano una voce di spesa prioritaria per le famiglie meridionali. In particolare i campani destinano il 27% del proprio budget mensile all’alimentazione, una percentuale significativamente superiore alla media nazionale del 19%.

Questa propensione al consumo alimentare sta attraendo investimenti significativi da parte dell’industria alimentare e della grande distribuzione. Anche perché la regione meridionale secondo le stime Svimez ha registrato una crescita del Pil del 3,7% tra il 2019 e il 2023 (superiore al 3,4% del Centro-Nord), con la Puglia che spicca per un incremento del Pil reale dell’8,1%.

E in Puglia si concentrano non a caso molti degli investimenti che puntano soprattutto sull’offerta food e prodotti del territorio. La catena distributiva Maiora (Despar Centro-Sud) ha avviato un piano quinquennale 2021-2025 da oltre 70 milioni di euro. Il progetto più significativo riguarda la panificazione interna: attualmente operativo presso l’Interspar di Modugno, il laboratorio subirà nel 2025 un completo remodeling e nel 2026 un’espansione da 300 a 2.000 mq, permettendo di servire interamente Puglia e Basilicata con prodotti da forno freschi.

Fonte: Il Sole 24 Ore