Contenere le emissioni di gas serra in miniera. Ecco come

La sostenibilità arriva anche in miniera. Nello specifico in quella di Asanko, una grande miniera d’oro a più pozzi situata nella fascia aurifera di Asankrangwa, in Ghana e gestita dalla società mineraria Galiano Gold (già Asanko Gold). Il tutto attraverso un sistema che mette assieme studio e monitoraggio sull’utilizzo delle risorse energetiche e che fornisce suggerimenti per contenere le emissioni di gas serra. È quanto prevede il programma predisposto dalla Stantec per la miniera d’oro (joint venture partecipata al 50% da Gold Fields controllata e gestita da Galiano) avviata nel 2016. Attività che nel 2019 ha raggiunto una produzione record di 251.044 once d’oro, e in cui oggi operano 2600 persone.

Il programma

Nello specifico il programma della Stantec (multinazionale con 22 mila persone distribuite in oltre 400 uffici e competenze che spaziano dall’ambiente all’energia continuando con infrastrutture ed energia) parte dalla raccolta dei dati relativi ai consumi di energia elettrica e gasolio, all’utilizzo delle materie prime, alle abitudini di spostamento e viaggi del personale, e prosegue con la fase di analisi dei dati e alla stesura dell’inventario dei gas serra vero e proprio.

Loading…

Non solo. «In linea con lo standard Iso – è stato calcolato dalla multinazionale – un indicatore delle emissioni specifiche per unità di produzione e sviluppato una comparazione con i dati di settore disponibili». Partendo dallo studio poi ci sono le raccomandazioni per ridurre le emissioni di gas serra predisposte dal team che ha lavorato al programma. Che in questo caso spaziano dagli interventi di efficientamento energetico e di decarbonizzazione dell’energia utilizzata, alla creazione di un sistema dedicato di procedure operative per il monitoraggio.

Tra i suggerimenti, giacché in molte miniere si lavora ancora con mezzi diesel, lo studio suggerisce l’elettrificazione dei macchinari di estrazione, trasporto ed lavorazione. «Tra le macchine sostituibili – chiariscono dalla Stantec – ci sono attrezzatura per scavo e demolizione, grinder per la macinazione preliminare del minerale grezzo, camion per il trasporto al sito di lavorazione». Per le miniere sotterranee l’eliminazione dei combustibili fossili come carburanti. E un costante monitoraggio sulla qualità di ventilazione e illuminazione delle gallerie. Senza dimenticare poi l’utilizzo di energia acquistata da produttori di energia proveniente da rinnovabili e i sistemi per la minimizzazione degli sprechi.

Formazione del personale e impianti per rinnovabili

E poi la formazione del personale, lo sviluppo di impianti per la produzione di energia da rinnovabili e la sistemazione delle aree di scavo con la piantumazione di specie arboree autoctone. Un programma che apre nuovi scenari per l’ambito estrattivo e, come rimarcano i responsabili dello studio, potrebbe essere replicato anche altrove.

Fonte: Il Sole 24 Ore