Conto alla rovescia per finanziare gli obiettivi sostenibili entro il 2030

Conto alla rovescia per finanziare gli obiettivi sostenibili entro il 2030

Il disimpegno non riguarda solo Washington. Negli ultimi mesi anche Belgio, Francia, Paesi Bassi, Svezia, Svizzera e Regno Unito hanno annunciato riduzioni significative nei bilanci destinati agli aiuti esteri.

Alla base di questi annunci vi è spesso la volontà di aumentare la spesa militare, in risposta al nuovo scenario geopolitico europeo.

Nel 2024 l’aiuto pubblico allo sviluppo da parte dei Paesi sviluppati è così diminuito del 9% in termini netti, mentre le prime stime OCSE per il 2025 indicano un’ulteriore contrazione compresa tra il 9% e il 17%.

Secondo le stime di Oxfam, tra il 2024 e il 2026 i Paesi del G7 – responsabili di circa tre quarti dell’aiuto pubblico globale – avranno ridotto del 28% i fondi da essi destinati allo sviluppo del Sud Globale.

I tagli colpiranno duramente settori cruciali come la sanità, mettendo a rischio programmi fondamentali quali quelli per la lotta all’HIV. Tra i Paesi più colpiti, Kenya, Mozambico, Uganda, Sudafrica e Tanzania, i principali beneficiari degli aiuti pubblici allo sviluppo destinati al settore sanitario.

Fonte: Il Sole 24 Ore