
Controllori di volo, le sfide tra carenza di personale e l’era dell’IA
I ritardi accumulati dai passeggeri in volo in Europa hanno toccato la cifra record di 12 milioni di minuti la scorsa estate, secondo i dati di Eurocontrol, l’organizzazione europea per la sicurezza del volo, tra scioperi, maltempo e soprattutto insufficiente spazio aereo per il costante aumento del traffico. «Sempre più spesso accade che lo spazio aereo europeo venga chiuso da un giorno all’altro per il capriccio di uno sciopero dei controllori del traffico aereo in un singolo Stato, bloccando i voli in arrivo e in partenza e costringendo i piloti a cambiare la traettoria», fa sapere Airlines 4 Europe, un’organizzazione lobbistica a livello europeo che ha riunito i principali ceo delle compagnie aeree per lamentare i disagi che ricadono sui vettori, oltre che sui passeggeri. Per aggirare le ricadute degli sciopero, le compagnie aeree chiedono l’arbitrato obbligatorio prima che venga indetto uno sciopero, un preavviso di 21 giorni per qualsiasi azione sindacale, la protezione dei sorvoli per assicurare che le partenze e gli arrivi non siano influenzati dalle agitazioni sindacali.
Un lungo elenco di desiderata che i controllori di volo si troveranno a discutere nel corso della convention europea della loro organizzazione, la IFACTA (International Federation of Air Traffic Controllers’ Association), a Bologna fino a giovedì. «Ci considerano i cattivi del traffico aereo, ma noi insieme ai piloti siamo l’ultimo baluardo per garantire la sicurezza del volo», spiega Alessandra Cola, presidente dell’Anacna, l’Associazione Nazionale Assistenti e Controllori Navigazione Aerea che in Italia conta circa 2mila controllori di volo.
La convention bolognese sarà anche l’occasione per un confronto con una delle principali compagnie aeree europee, Ryanair che ha fatto della campagna contro i controllori di volo una bandiera: il vettore irlandese da anni chiede una riforma dell’Air Traffic Control, arrivando ad appellarsi alla Presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen per chiedere «di riformare urgentemente l’inefficiente sistema europeo e di proteggere i sorvoli», è la richiesta che arriva da Dublino. «Vogliamo un confronto diretto con Ryanair e spiegare quali sono le nostre prerogative per lavorare insieme», aggiunge Cola.
I controllori di volo sono l’ultima catena di un sistema sempre più sotto pressione per le performance richieste ad una attività che esige una presenza costante anche di notte e che mal si coniuga con la costante riduzione del personale Il caso americano è emblematico: lo Shutdown sta coinvolgendo anche centinaia di controllori di volo nel blocco delle attività, in questo caso di controllo dei cieli, con migliaia di voli in ritardo o cancellati. «La situazione negli Stati Uniti non è confrontabile con quella europea, lì la carenza di personale è evidente da anni».
Tuttavia, anche in Europa la carenza di personale resta il tema dominante, mentre avanza la tecnologia a supporto delle attività nelle sue diverse fasi, dalla comunicazione con i piloti, al prendere decisioni velocemente in situazioni difficili e con informazioni complesse. Come la gestione dei confini di guerra che riducono lo spazio di manovra e complicano il controllo dei voli. E in futuro si dovranno sovrintendere i voli suborbitali, gli aero-taxi al momento confinati in fase di test all’aeroporto di Grottaglie.
Fonte: Il Sole 24 Ore