Corse, serie televisive e film: la strategia vincente di Liberty Media

Corse, serie televisive e film: la strategia vincente di Liberty Media

Sport ed entertainment. O forse sarebbe più corretto capovolgere i due fattori dell’equazione con cui Liberty Media ha ridefinito i confini del successo economico e commerciale della Formula 1, portandola a livelli fin qui inesplorati. Una strategia che adesso sarà replicata con la MotoGp la cui acquisizione è diventata definitiva lo scorso luglio.

Dopo l’esperienza della serie tv targata Netflix, «Drive to survive», che ha riacceso in particolare fra i giovani spettatori e nel mercato nordamericano, l’interesse per le monoposto della Formula 1, raccontandone il dietro le quinte in una prospettiva quasi epica, a fine giugno è arrivato sul grande schermo “F1 The Movie”. Il film distribuito a livello mondiale è subito diventato il film di Apple con il maggior incasso di sempre avendo superato in poche settimane di proiezione i 600 milioni di dollari al botteghino.

Un successo che si spiega certo con l’interpretazione di Brad Pitt nel ruolo del pilota Sonny Hayes e con la regia di Joseph Kosinski, ma soprattutto con la singolare sinergia che è stata creata, inserendo la rappresentazione scenica direttamente nel cuore dei circuiti del Circus, in un’inedita forma di verosimiglianza cinematografica.

L’hype generata dal film, così come quella alimentata dalla serie Netflix, la cui prima stagione è stata messa in onda nel 2019, promette di aumentare l’appeal delle corse “reali” di Formula 1, facendo crescere, com’è del resto già avvenuto nelle ultime stagioni, spettatori live, sponsor e fee per l’organizzazione delle gare. Sono queste le principali voci di entrate del Circus che anche nel primo semestre dell’anno risultano in aumento.

Fonte: Il Sole 24 Ore