Corsi gratuiti, borse e rimborsi per la formazione degli iscritti
La formazione continua, per i professionisti iscritti a ordini o albi, è un obbligo di legge che può rivelarsi oneroso. Per questo molte Casse di previdenza investono parte delle risorse dedicate al welfare integrato (in totale 212 milioni nel 2024 secondo Adepp, l’associazione degli enti di previdenza privati) proprio nella formazione, con declinazioni che vanno dai corsi universitari a quelli per preparare l’esame di abilitazione e a quelli di specializzazione.
Da un’indagine svolta dal Sole 24 Ore risulta che la cifra impiegata per il sostegno alla formazione è intorno ai sette milioni di euro.
La casistica è variegata. C’è chi offre direttamente corsi gratuiti (è il caso di Enpacl – consulenti del lavoro e di Cassa ragionieri), chi riconosce un rimborso parziale della spesa sostenuta e chi prevede borse di studio.
La via seguita dalla maggior parte delle casse previdenziali è quella del rimborso delle spese sostenute – di solito l’anno precedente – che avviene attraverso dei bandi annuali che definiscono: il limite al rimborso, sia in termini percentuali sia in termini assoluti, il plafond a disposizione; come e quando inviare la domanda; i documenti da allegare; i requisiti per poter partecipare (tra cui, per esempio, Isee ed età).
I bandi, spesso riproposti negli anni, vengono pubblicati sul sito istituzionale dell’ente; per accedere alle politiche di welfare è sempre richiesta la regolarità contributiva.
Fonte: Il Sole 24 Ore