
Corte dei conti: i rilievi frenano le prime nomine dei dirigenti MiC
La Corte dei conti nella mattina dell’8 luglio, a seguito dei controlli ex lege ha recapitato i suoi rilievi al Capo di Gabinetto del Ministero della Cultura, che sta coordinando l’iter dell’interpello dei 175 dirigenti di seconda fascia.
La frenata della CdC
L’organo costituzionale ha eccepito che nel primo decreto di nomina di 10 dirigenti è stata data precedenza alle figure previste all’art. 19 comma 5bis e comma 6 del D.Lgs del 30 marzo 2001, n. 165 (TU Pubblico Impiego), ossia ai dirigenti di altre pubbliche amministrazioni (la maggioranza sui 10), invece che ai dirigenti di ruolo del MiC. Pertanto, l’iter va ripetuto includendo e dando la precedenza ai dirigenti di ruolo.
L’interpello
Facciamo un passo indietro e ricostruendo la vicenda di cui Arteconomy si è già occupata in passato, anticipando i possibili ritardi e gli intoppi burocratici. Vediamo le problematiche riscontrate. La Direzione generale Risorse Umane e Organizzazione del MiC a fine maggio ha pubblicato la procedura di selezione per il conferimento di 175 incarichi dirigenziali di seconda fascia per l’amministrazione centrale e periferica del ministero. I posti a disposizione sono tanti e riguardano uffici importanti centrali con funzioni finanziarie, gestionali e uffici periferici come soprintendenze, musei e istituti culturali di tutta Italia. L’interpello si poneva l’obiettivo di selezionare candidati in base alla natura e alle caratteristiche degli obiettivi stabiliti, alla complessità della struttura coinvolta, nonché tenendo conto delle attitudini e delle capacità professionali, dei risultati già ottenuti nell’amministrazione di appartenenza e delle relative valutazioni, delle competenze organizzative specifiche possedute e, laddove presenti, delle esperienze pregresse in ruoli di direzione. La procedura si è rivolta a dirigenti appartenenti al ruolo del Ministero della Cultura, nonché i dirigenti di altre pubbliche amministrazioni. La finestra per partecipare è stata breve, dal 26 maggio fino al 5 giugno. La volontà del MiC era quello di concludere l’iter con tutte le nomine entro il 30 giugno. Allo stato attuale l’obiettivo previsto si può dire che non sia stato conseguito.
Gli sviluppi futuri
Quali sono gli effetti dei rilievi della Corte dei Conti? Da un lato potrebbe bloccare le prime nomine, dall’altro potrebbe accelerare la copertura di tutte le posizioni. Il Capo Gabinetto ora ha in preparazione un secondo decreto di assegnazione delle risorse con la maggioranza di personale interno e minoranza esterno, 50 in totale, in modo che la Corte dei Conti non possa eccepire la priorità alle figure esterne. Il resto delle altre nomine, 125, dovrebbe avvenire nelle prossime settimane e, quindi, con una maggiore celerità rispetto al mese di agosto come successivamente previsto dal MiC.
La voce dei sindacati
Secondo le rappresentanze sindacali Cisl Fp e Flp nei decreti di assegnazione risulta indispensabile contrattualizzare le 14 risorse che hanno superato il Corso Concorso per Dirigenti tecnici, così come destinare incarichi alle figure che stanno completando il percorso di formazione della Sna. Su questo tema il Gabinetto rischia di avere uno stop dalla Corte dei Conti e dal Consiglio di Stato a cui le risorse interne faranno un sicuro ricorso, nel caso venissero estromesse. L’elenco delle 175 posizioni era noto già da tempo, pertanto risulta quanto meno poco comprensibile non aver fatto un unico decreto di nomina. La posta in gioco, quindi, è alta, in quanto sono scoperti, oltre a numerosi uffici importanti, anche 23 musei di seconda fascia, alcuni molto visitati come il Pantheon e Castel Sant’Angelo, il Parco archeologico di Ercolano, il Palazzo Reale di Napoli, il Museo storico e Parco del Castello di Miramare, il Complesso monumentale della Pilotta, Villa Adriana e Villa D’Este. Rimangono in attesa di un direttore anche tutte le Soprintendenze e l’Istituto centrale per la digitalizzazione del patrimonio culturale, Digital Library il cui posto di comando rimane vacante e ad interim da più di due anni. Si attendono le prossime mosse del Gabinetto e qui viene in mente una citazione di un film di Massimo Troisi “Scusate il ritardo”.
Fonte: Il Sole 24 Ore