Cosa sono i riservisti militari e perché c’è una proposta di legge

Cosa sono i riservisti militari e perché c’è una proposta di legge

Fa discutere la proposta di legge del presidente della commissione Difesa della Camera, il leghista Nino Minardo, presentata nel febbraio 2024 e che prevede di istituire, nell’ambito delle Forze armate, un bacino di 10mila unità di personale militare da destinare a riserva ausiliaria dello Stato. La proposta di legge, secondo quanto evidenziato ieri dallo stesso Minardo, inizierà il suo iter in commissione l’8 luglio.

Ambito di applicazione

Prevede che questi riservisti siano ex militari, cessati senza demerito dal servizio, che prestano la loro attività, su base volontaria per cinque anni a decorrere dal congedo, prolungabili mediante successivi rinnovi. La riserva ausiliaria può essere mobilitata dal governo sia in tempo di guerra o di grave crisi internazionale o, comunque – si legge nell’introduzione alla pdl – in situazioni di grave crisi suscettibile di ripercuotersi sulla sicurezza dello Stato, sia per la difesa dei confini nazionali, sia in caso di dichiarazione dello stato di emergenza di rilievo nazionale da parte del Consiglio dei ministri, anche in concorso con le Forze di polizia ad ordinamento civile e militare, ovvero per attività complementari, logistiche e di cooperazione civile-militare. Nel testo si prevede che la decisione di mobilitare la riserva ausiliaria, vada comunicata tempestivamente alle Camere, che la autorizzano o la respingono entro quarantotto ore dalla presentazione. Il testo, ha spiegato Minardo, potrebbe essere esaminato in abbinamento a uno del Pd a prima forma di Stefano Graziano e riguardante sempre possibili riservisti.

Il Pd si smarca, nostro intento diverso

Ma il deputato dem puntualizza come la sua pdl non abbia a che fare con l’impiego di queste figure in caso di guerre (il testo, infatti, limita l’ambito a «operazioni di soccorso sanitario e socio-assistenziale»). «È del tutto falso – sottolinea Graziano – che il Pd sia favorevole all’istituzione di una ”riserva militare” nei termini proposti dalla maggioranza». La proposta di legge presentata un anno e mezzo fa, puntualizza, «non ha alcun assetto militare, né prevede funzioni operative in ambito bellico. Al contrario, si tratta di un progetto pensato per valorizzare e supportare le attività logistiche e assistenziali della Croce Rossa». «È evidente – sottolinea Graziano – che la nostra proposta di legge è profondamente diversa da quella presentata dal presidente della Commissione Difesa della Camera, Nino Minardo. Ogni tentativo di confondere i piani o di attribuirci intenti che non ci appartengono è strumentale e inaccettabile».

Avs all’attacco

Ad andare all’attacco dall’opposizione è anche Angelo Bonelli di Avs. «Il disegno di legge “per istituire una riserva militare da 10mila riservisti” è l’ennesima conferma della volontà della destra meloniana di trasformare l’Italia in un Paese militarizzato, che estende la cultura militare anche alla società civile. Un progetto ideologico, che guarda all’Austria come modello, ma ignora completamente le emergenze vere del nostro Paese».

Fonte: Il Sole 24 Ore