
Così Bruxelles vuole promuovere l’uso dell’intelligenza artificiale nell’industria
BRUXELLES – La Commissione europea ha illustrato ieri una nuova strategia dedicata all’intelligenza artificiale. L’obiettivo è doppio: promuovere il nuovo strumento non più solo nei servizi, ma anche nell’industria, e sostenere la ricerca e lo sviluppo a livello comunitario in un ambito nel quale, per ora, la concorrenza americana e cinese sta avendo la meglio. Bruxelles ha selezionato 11 settori, dalla sanità alla robotica, da aiutare con particolari sforzi.
«Voglio che il futuro dell’intelligenza artificiale sia realizzato in Europa», ha spiegato in un comunicato la presidente della Commissione Ursula von der Leyen, ricordando un piano d’azione pubblicato in primavera. «L’adozione dell’intelligenza artificiale deve essere incentivata sempre più. Con la strategia che presentiamo oggi, vogliamo contribuire ad accelerare questo processo. Vogliamo sostenere una nuova mentalità, detta AI first, in tutti i settori chiave».
La Commissione ha quindi individuato alcuni comparti che dovrebbero nelle sue intenzioni fare un uso crescente dell’intelligenza artificiale: il sanitario e il farmaceutico, l’energia, la mobilità, il manifatturiero, l’edile, l’agroalimentare, la difesa, le comunicazioni, il settore pubblico, l’ambiente e la cultura. La vicepresidente dell’esecutivo comunitario Henna Virkkunen ha annunciato che Bruxelles intende mobilitare 1 miliardo di euro con questo obiettivo in mente (il denaro giungerà da programmi esistenti).
Concretamente, l’uso dell’intelligenza artificiale verrà promosso attraverso i centri già esistenti dedicati all’innovazione digitale (in inglese, gli European Digital Innovation Hubs) – in Italia ve ne sono 57. Ha aggiunto la signora Virkkunen: «Stiamo costruendo 13 centri di calcolo per l’IA (factories in inglese, ndr) e di recente abbiamo lanciato un invito a manifestare interesse per nuove gigafactories, sempre per l’IA. L’invito ha suscitato interesse per investimenti di oltre 230 miliardi di euro».
MADE 4.0 è uno dei centri di competenza creati a suo tempo in Italia dal Ministero dello sviluppo economico per accompagnare le imprese nel percorso di transizione digitale. In ambito europeo fa parte della rete di centri dedicati all’innovazione digitale (EDIH) che hanno il compito di sostenere produttività e competitività (il 90% dei clienti di MADE 4.0 sono piccole e medie imprese). Con la strategia presentata ieri gli EDIH assumeranno un ruolo di promozione anche dell’intelligenza artificiale.
Fonte: Il Sole 24 Ore