Così l’acquaponica può svilupparsi in edifici dismessi e mense scolastiche

Così l’acquaponica può svilupparsi in edifici dismessi e mense scolastiche

L’obiettivo è ambizioso: produrre verdura, frutta e pesce a basso impatto ambientale in ambienti urbani, come grandi edifici dismessi e mense scolastiche, grazie all’acquaponica. Ossia la tecnologia che integra acquacoltura e agricoltura fuori suolo (idroponica). È il progetto denominato Demetra, finanziato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy con oltre 5 milioni di euro, che vede l’Enea collaborare con l’Università Federico II di Napoli, il consorzio Caisial e le aziende Fos che è capofila, l’Irci e e Grafica Metelliana.

Il programma prevede la realizzazione di due prototipi a basso costo, modulari e scalabili. Si tratta di una piattaforma industriale per la produzione su larga scala di alimenti freschi nelle cosiddette fattorie urbane e una piattaforma per usi domestici, più compatta e destinata a mense, ristoranti, condomini, o Rsa.

«Questo mini-impianti di comunità è pensato per fornire proteine animali e vegetali fresche e di qualità direttamente agli utenti e può essere utilizzato anche da ristoratori o agriturismi per promuovere una produzione a chilometro zero – sottolineano dall’Enea -. Entrambi i sistemi saranno realizzati su scala prototipale e dimostrativa e saranno testati nelle strutture dell’Irci Spa, partner industriale specializzato in impianti idroponici e acquaponici». Ridotta, invece, la versione domestica

La sperimentazione che riguarda la coltivazione dovrebbe partire con il peperoncino. «Una pianta semplice da gestire, resistente alle malattie e le cui fibre possono essere impiegate nella produzione di biopackaging alimentare – sottolinea Salvatore Dimatteo, ricercatore del Laboratorio di Bioeconomia circolare rigenerativa-, che servirà al confezionamento e alla vendita degli alimenti prodotti nell’impianto. Per quanto riguarda la specie ittica l’attenzione è concentrata sull’anguilla come possibile candidato, per la sua elevata capacità di adattamento. Inoltre, sensori Iot saranno utilizzati per «garantire il benessere delle specie animali».

Fonte: Il Sole 24 Ore