
Covivio: 300 milioni di euro per acquisti di hotel in Italia
L’obiettivo strategico a lungo termine resta quello di portare entro il 2030, a livello di gruppo, a un’equa suddivisione (un terzo ciascuno) gli investimenti in uffici, residenziale e hotel. «Oggi – spiega Alexei Dal Pastro, ceo Italia di Covivio – nel Paese abbiamo quattro hotel, due a Venezia, uno a Firenze e uno a Roma, per 280 milioni. Ma abbiamo ulteriori 300 milioni di acquisizioni in corso di negoziazione, solo sugli hotel e solo in Italia. Siamo concentrati sui cosiddetti city hotel, con un’attenzione al giusto mix tra business e leisure ma selezionando occasioni solo in alcune città, come Milano, Roma, Bologna, Firenze, Venezia e Napoli».
Va avanti, dunque, la crescita dell’esposizione del gruppo verso gli immobili a uso alberghiero, anche convertendo in hotel alcuni asset a uso ufficio, sia in Francia sia in Italia. A fine giugno 2025 Covivio disponeva, infatti, di una pipeline identificata di quattro immobili e 600 camere, con costi totali (compreso il terreno) pari a 240 milioni di euro (220 milioni di euro quota di pertinenza del gruppo, di cui un investimento di 105 milioni di capex). Questi progetti alberghieri sono situati nella parte orientale di Parigi, vicino alla Butte aux Caille e al Marais, a Boulogne-Billancourt, ma anche in Italia, a Bologna, «il cui immobile verrà consegnato nel 2027/2028», ha aggiunto Dal Pastro.
Attualmente Covivio – che ha rafforzato di 400 milioni la quota di pertinenza del gruppo sul segmento hotel con un rendimento del 6%, principalmente tramite progetti di trasformazione di uffici in hotel – possiede già un portafoglio di 277 strutture alberghiere in 11 Paesi, per un valore di 6,6 miliardi di euro e oltre 40mila camere. È il principale partner immobiliare di grandi operatori come AccorInvest, Ihg, Nh, B&B Hotels, Meininger e Radisson. Del portafoglio gestisce direttamente il 40%, soprattutto in Francia e Germania, tramite piattaforme come Atypio, Sohoma e WiZiU. Anche se in Italia restano gli uffici la componente preminente.
«Nel 2025 – ha aggiunto Dal Pastro – abbiamo consegnato a Milano quattro nuovi headquarter, quello di L’Oréal Italia in The Sign, l’immobile storico e riqualificato di Corso Italia, e nelle scorse settimane le nuove sedi di Snam e Moncler nell’area milanese di Symbiosis. Abbiamo anche siglato 16 nuovi contratti di locazione per oltre 14mila mq e 3 rinnovi per oltre 2mila mq. Ceduto oltre 60 milioni di uffici non core ed ex immobili Telecom».
Intanto, nei primi 9 mesi il gruppo Covivio ha messo a segno 533 milioni di euro di ricavi quota di pertinenza del gruppo (798 milioni di euro al 100%), ossia +4,8% a perimetro corrente, grazie a una crescita a perimetro costante del 3,5% e alla rotazione degli immobili. A giugno ha acquisito il capitale restante dell’iconica torre CB21, a Parigi-La Defence, diventando così il proprietario esclusivo dell’immobile hotel di 68mila mq.
Sul fronte invece degli immobili a uso ufficio, i canoni sono aumentati del +3,6% a perimetro costante e con un tasso di occupancy che si conferma al 95,5% (in Italia, ha precisato Dal Pastro, «siamo sopra la media di Francia e Germania, al 98 per cento»). Anche gli immobili residenziali in Germania hanno registrato un’accelerazione dei canoni a perimetro costante: +4,8%, rispetto al +4,3% nel 2024. L’obiettivo di risultato netto ricorrente 2025 (Epra Earnings rettificato) si attesta quindi a circa 515 milioni, in crescita dell’8% rispetto al 2024 (+4% per azione).
Fonte: Il Sole 24 Ore