
Crack Fwu, così il buco informatico rallenta le richieste dei creditori
Il portale che verrà
È attualmente in fase di sviluppo con operatività entro settembre un portale clienti “sicuro”, con l’obiettivo di centralizzare digitalmente tutte le richieste e le comunicazioni con gli assicurati che nelle scorse settimane, come reso noto da Ivass, sono stati in alcuni casi avvicinati da soggetti estranei che offrivano loro nuove opportunità di investimento, incluso quello in oro, per limitare le perdite subite con il rischio di ulteriori disavventure con questi soggetti estranei alla vicenda.
Come richiesto dall’ordinanza di liquidazione di Fwu emessa dal tribunale in data 31 gennaio 2025, il team di liquidazione afferma che sta facendo il possibile per inviare ai creditori un modulo di richiesta precompilato entro la fine di luglio 2025. Tuttavia la nota ammette che vi è un notevole ritardo nel calcolo degli importi dei crediti, nella produzione di circa 250.000 moduli di richiesta e nell’invio di questi incartamenti ai creditori.
Rallentamenti sono già da mettere in conto , come esplicitato nella nota, per i creditori con polizze unit linked che hanno avviato azioni giudiziarie che fanno ritardare lo sblocco degli attivi.
I rimborsi
In questa confusione procedurale che non ha precedenti c’è tuttavia una buona notizia. «Prevediamo che gli attivi realizzati da Fll consentiranno il rimborso di una parte sostanziale dei crediti dei creditori privilegiati e in particolare degli assicurati/beneficiari», come spiega il liquidatore. «Per chiarezza ricordiamo che tutti i clienti devono inviare la domanda di insinuazione al passivo entro il 31 gennaio 2028, usando il modulo precompilato ricevuto dalla compagnia, ben potendo come per legge, chiedere una somma diversa da quella che risulta al commissario liquidatore, motivando la richiesta con documenti e con ragioni giuridiche», ricorda Pinto.
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Fonte: Il Sole 24 Ore