
Crisi consumi e dazi, anche Pernod Ricard rivede i piani
Non bastasse la crisi dei consumi, i produttori di alcoolici iniziano a fare i primi conti con la trade war globale, che sta costringendo in alcuni casi a brusche revisioni di scenario. Dopo Diageo nei giorni scorsi, anche Pernod Ricard ha rivisto le sue previsioni di vendita. In questo caso si tratta della guidance relativa all’anno in corso (quelle di Diageo riguardavano le previsioni a medio termine) ma, come successo con la mossa del produttore inglese, anche in questo caso la revisione incassa l’approvazione degli analisti, vista come una scelta «realistica», considerato l’attuale quadro di mercato.
A differenza di Diageo, che ha condizionato l’aggiornamento ai rischi legati ai dazi invocati da Donald Trump nei confronti di Messico e Canada (oltre che a una domanda ancora bassa), il produttore francese di cognac ha individuato nel mercato cinese il principale responsabile della difficoltà a mantenere le indicazioni assunte in precedenza.
Pernod, i cui marchi includono anche la vodka Absolut, ha affermato che le vendite nette organiche diminuiranno di una percentuale low-single digit nell’anno fiscale 2025, dopo aver precedentemente previsto un ritorno alla crescita. La domanda per il Martell Cognac dell’azienda è stata colpita dal rallentamento economico della Cina e dalle tariffe commerciali di Pechino sul brandy europeo.
Le azioni di Pernod (il titolo è sceso del 35% negli ultimi 12 mesi) sono aumentate fino al 3% a Parigi: secondo gli analisti la guidance è ora più realistica e in linea con le aspettative. Positivi anche gli altri titoli del comparto. Pernod e gli altri player europei dello stesso segmento, come Remy Cointreau (altri, come Campari, sono meno esposti in questo ambito, nonostante la recente acquisizione di Courvoisier) sono tra le prime vittime di una crescente guerra commerciale globale, dopo essere stati presi di mira dalla Cina con tariffe in ottobre in risposta ai dazi di importazione dell’Ue sui veicoli elettrici cinesi.
I ricavi in Cina sono diminuiti del 25% durante la prima metà dell’anno finanziario a causa del forte calo delle vendite di Martell e del suo marchio di whisky Royal Salute, ha affermato Pernod. Anche i primi riscontri legati al periodo festivo (il mercato cinese è reduce dalle celebrazioni del Capodanno) sono state peggiori del previsto. Nel complesso, le vendite sono diminuite del 4% a livello organico.
Fonte: Il Sole 24 Ore